Questione Ato Palermo 2: manca la liquidità, difficile far partire il servizio il 29 giugno

Se ne parlerà a partire dal 1° luglio, se ci sarà la necessaria copertura finanziaria

PALERMO, 26 giugno – Non c’è ad oggi la disponibilità finanziaria necessaria e molto difficilmente da lunedì prossimo, 29 giugno, potrà partire il servizio di smaltimento rifiuti effettuato dalla Belice Impianti srl. Tutto rinviato, quindi al 1° luglio, se dovessero esserci le condizioni.

La comunicazione è dell’amministratore unico della società di scopo, Francesco Morga, che con una nota indirizzata ai sindaci dei Comuni interessati (Belmonte Mezzagno, Bisacquino, Campofiorito, Camporeale, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Corleone, Giuliana, Monreale, Palazzo Adriano, Prizzi, Piana degli Albanesi, Roccamena, San Cipirello, San Giuseppe Jato e Santa Cristina Gela), al commissario regionale Giuseppe Taverna, al presidente della Srr, Filippo Di Matteo ed alle organizzazioni sindacali, fa sapere che la liquidità disponibile alla data odierna non consente l’avvio delle operazioni. Impossibile assicurare i mezzi, ad esempio, senza la copertura finanziaria necessaria che in questo momento è di circa 8.900 euro soltanto.

Morga parla di “assenza in data odierna delle risorse finanziarie atte a consentire l’uso dei mezzi nella disponibilità della Belice Impianti per l’idonea gestione dei servizi oggetto dei contratti stipulati con i singoli comuni”. Tutto rinviato al 1° luglio, quindi, a patto che tutti i tasselli si mettano al loro posto.

Ieri, per la verità, è arrivato il primo: l’accordo sindacale, prorogato al 30 settembre, relativo al taglio dei compensi dei dipendenti dell’ex Ato. Se questi dovessero essere avviati al lavoro, in sostanza, fino al 30 settembre varrebbero le condizioni stipulate precedentemente che imponevano forti riduzioni agli stipendi dei dipendenti.

Al clima di incertezza attuale si deve aggiungere che al 30 giugno scadono i termini dei 18 mesi per i quali la Regione dispone il ricorso al cosiddetto “191”, per fronteggiare l’emergenza. Sarà compito del governo regionale, pertanto, prorogarlo per altri sei mesi (sempre che ci sia l’avallo del Ministero dell’Ambiente), considerato che ancora su tutto il territorio siciliano difficilmente è possibile passare ad un regime ordinario.
Nel frattempo, l’assemblea dei sindaci della Srr “Palermo Provincia Ovest” lunedì prossimo dovrà deliberare, ma la cosa non dovrebbe essere difficile, se dare mandato alla curatela di prorogare l’affidamento del servizio affidato alla “Belice Impianti srl”.