Questo duomo mi ha stregato, Monreale è bellissima

Il cantante Paolo Belli arriva sotto il duomo con la sua bici e ne resta incantato

MONREALE, 31 ottobre – La bici stavolta non l'ha rubata. Al massimo gliela avranno prestata. Di sole oggi ce n’è pochino, ma per Paolo Belli, rosso col fiatone, a prescindere dal fatto che ci sia da bere o no, è sempre bello pedalare.

Momentaneamente a Palermo per prendere parte ad un suo spettacolo che lo vedrà impegnato stasera al teatro Savio, per il cantante modenese non c'era occasione migliore, quindi, per raggiungere Monreale per venire a vedere la cattedrale di recente inserita nel patrimonio mondiale dell'umanità.

Benché ci fosse da affrontare la dura salita della Rocca, che porta fino alla cittadina normanna, lo showman emiliano non rinuncia alla sua grande passione, la bicicletta della quale fino a qualche anno fa si professava "ladro", assieme alla sua band. Disponibile al dialogo e con il sorriso come sempre stampato sul volto, Belli si dice incantato dalla bellezza del Duomo, nel quale, però, a causa del suo abbigliamento ciclistico, non è potuto entrare. “Il mio vestiario non era adatto - ci dice - ma per fortuna vengo spesso a Palermo per cui sicuramente tornerò Monreale, una città fantastica. Il Duomo è davvero meraviglioso ed era obbligatorio che venisse inserito nel patrimonio mondiale dell'Unesco. Difficile vedere in tutto il mondo un monumento così bello. In Italia abbiamo posti meravigliosi come questo - aggiunge il cantante - se i nostri amministratori, i nostri politici fossero più attenti potremmo valorizzare ancor di più questi posti davvero bellissimi”.

Della Sicilia, però, Belli non ha apprezzato soltanto le bellezze artistiche e monumentali. Un po' scontento per la linea un po' rotonda, un po', invece, abbastanza soddisfatto per il palato, ha avuto modo di apprezzare la cucina siciliana. “E lo dice uno che viene da una terra dove si mangia benissimo – aggiunge il cantante – ma qui in Sicilia si mangia divinamente. Sono arrabbiato con tutti voi siciliani – dice ancora scherzando – mi avete fatto mangiare come un p…., ma sicuramente è un bel vivere. A Monreale tornerò presto, questo Duomo mi ha incantato”.

Poi, dopo essersi sottoposto all’immancabile rituale dei selfie, capisce che è l’ora di andar via, perché è bello pedalare, sì, ma c’è da sudare e con questo freschetto, rischia di buscarsi un malanno.