I progetti di gloria e di potere sfumati in “Sicilia fatale”, l’ultimo libro di Amelia Crisantino

24 ritratti di personaggi che hanno fatto la storia dell’Isola. Ieri la presentazione al Circolo Italia

MONREALE, 20 dicembre – Quando un articolo di un quotidiano si arricchisce, si implementa e diventa un libro. È il caso di “Sicilia fatale”, l’ultima fatica letteraria di Amelia Crisantino, insegnante della scuola Guglielmo II, ma soprattutto attenta storica della Sicilia.

Il libro è stato presentato ieri sera in un circolo Italia fortunatamente affollato di gente, segno di un interesse vivo quando Monreale realizza valide iniziative a carattere culturale. L’evento era organizzato dal Collettivo Arci Link ed ha visto la partecipazione dello scrittore Salvo Cangelosi e di Umberto Santino, fondatore e direttore del Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato" di Palermo.

“Sicilia fatale”, come ha spiegato la stessa autrice, nasce da otto ritratti di altrettanti personaggi che hanno fatto la storia dell’Isola, pubblicati da Repubblica Palermo, quotidiano del quale Amelia Crisantino è autorevole firma delle pagine della cultura.
Otto ritratti che si sono “irrobustiti” fino a prendere forma di capitoli e soprattutto sono diventati poi ventiquattro. Un vero e proprio percorso storico che parte da Alcibiade, passando da Platone, Verre, Marcantonio Colonna, fino a personaggi di epoca ben più recente, come Joe Petrosino, il prefetto Mori o Enrico Mattei. L’ultimo capitolo, infine, è dedicato alle scogliere di Lampedusa, teatro, come è noto, di drammatici sbarchi di migranti.
Tutti i personaggi, però, hanno un denominatore comune: per loro, appunto, come vuole il titolo, la Sicilia è stata fatale. Ed è proprio questo il leit-motiv del libro, che avrebbe potuto chiamarsi anche “L’isola del potere”, idea che, però, ha ceduto la scena alla ”fatalità” contro cui vanno dritti i suoi personaggi, tutti con il loro sogno di potere e di dominio.

“Persone venute qui in Sicilia per conquistare – racconta la Crisantino – con progetti ambiziosi, che poi, però finiscono male. Personaggi di ieri, visti con l’occhio di oggi, anche perché, come nel caso di prefetto Zini o del prefetto Dalla Chiesa, vengono lasciati senza supporto non riuscendo a realizzare ciò che invece veniva proclamato”.
“Sicilia fatale” è edito da Torre del Vento Edizioni e si trova già in libreria al prezzo di 14 euro.