Solidarietà, l’Ordine Costantiniano cura 25 profughi africani

Gli immigrati sono ospiti della struttura della Caritas diocesana

MONREALE, 26 aprile – Venticinque immigrati africani, alloggiati presso la Caritas, che accusavano varie sintomatologie, sono stati visitati, su richiesta dell’arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi, dal medico Antonio Di Janni, Delegato Vicario della Sicilia dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio.

Si tratta di immigrati che la Caritas diocesana monrealese ha accolto assieme ad altri circa sessanta profughi presso la sua struttura fornendo indumenti, cibo e posti letto. I cavalieri costantiniani hanno testimoniato il senso dell’accoglienza e della solidarietà del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio visitando, registrando, consigliando in collaborazione con la Caritas di Monreale e fornendo medicine e prestazioni sanitarie al gruppo di immigrati originari da varie regioni africane.

“La capacità di accoglienza - si legge in una nota dell’Ordine – nasce in ogni essere umano da una profonda e personale esperienza di essere stati noi stessi accolti, riconosciuti da qualcuno, qualsiasi sia stato il suo passato, può e deve giungere a questa scoperta, deve imparare ad avere uno sguardo di gratitudine nei confronti del suo passato e riconoscere quell’amore ricevuto che l’ha fatto esistere, quella bontà che l’ha fatto crescere nell’accoglienza e quel perdono che l’ha aperto alla speranza e gli ha dato il coraggio e la forza di ricominciare.
Accogliere è un modo di essere. E’ la risposta della gratuità dell’amore. Si va verso l’altro anzitutto per stare con lui. Più si è solidali, più si è prossimo. Anche una visita medica o un consiglio dietetico cambiano la sensazione di vita di un immigrato ma principalmente la nostra presenza, il nostro esserci li ha fatti sentire ancora essere vivente, riacquistare la speranza, perché, in fin dei conti, in una relazione di rispetto e di condivisione, capisce di essere sempre persona.

Accoglienza, solidarietà e condivisione sono un cammino di crescita nella propria identità, ripercorrendo il cammino di Dio verso tutti, ridisegnando il Suo volto di gratuità, di tenerezza di misericordia. La Caritas diocesana è fondamentale per chi soffre e bisogna di aiuti umanitari, è un aiuto disinteressato e non legato a interessi politici. La delegazione Sicilia cerca di aiutare per il raggiungimento di questi scopi umanitari”.