Conclusa ieri la terza edizione di “Alimentiamo la vita”

Una manifestazione all’insegna del buon cibo e del vivere sano

MONREALE, 27 maggio – “Siamo qui per concludere un percorso virtuoso di formazione e informazione dei nostri ragazzi sui valori della “Dieta Mediterranea” come scelta di salute e di vita e il progetto, finanziato dall’assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione, che ha visto la sua piena realizzazione in questi mesi grazie alla professionalità di Enza Bruno, Francesca Cerami e Rosaria Messina in rappresentanza, rispettivamente delle le associazioni Mons Realis, Idimed e Caritas diocesana, ha dimostrato che invitare i nostri giovani ad adottare uno stile di vita sano attraverso un’alimentazione consapevole è un grande investimento per il futuro di tutti noi”.

Questa l’introduzione della dirigente scolastica della scuola Antonio Veneziano di Monreale Beatrice Moneti che ieri mattina ha aperto i lavori di “AlimentiAmo la Vita” al Centro Maria Immacolata di Poggio San Francesco, a Monreale.
“Si tratta di una iniziativa alla quale porto i saluti del sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, - ha dichiarato Rosanna Giannetto, alla sua prima uscita ufficiale nella qualità di assessore alla cultura e alla pubblica istruzione del comune normanno – e per la quale esprimo il pieno appoggio della mia amministrazione”.
“Come genitori, come insegnanti e come amministratori – continua l’assessore Giannetto - abbiamo il dovere di dare l’esempio ai nostri giovani i quali hanno il diritto di avere da noi tutti gli strumenti per alimentarsi consapevolmente, in un mondo più pulito e sostenibile”.
“La dieta mediterranea è uno stile di vita basato sul movimento e su un modello nutrizionale che determina benessere per tutto il nostro organismo. I cibi della nostra tradizione, come l’olio d’oliva e il buon pane di Monreale ci difendono dalle patologie oncologiche e da quelle cardiovascolari.- ha dichiarato Francesca Cerami, direttore di Idimed- Lo slogan dell’Istituto, che rappresento è che ‘La dieta mediterranea fa crescere bene… anche l’economia’ perché se noi compriamo e consumiamo cibi freschi e biologici, meglio se a km zero e i nostri produttori locali rispettano la biodiversità seguendo una filiera produttiva sostenibile tutto si trasforma certamente in salute ma anche di business economico”.
“Promuovere la dieta mediterranea, riconosciuta dall’Unesco ‘Bene Culturale Immateriale dell’Umanità’ è un nostro dovere di cittadini che hanno a cuore la propria salute e la salute del proprio pianeta. – dichiara Enza Bruno, componente il direttivo dell’associazione Mons Realis – Sensibilizzare i ragazzi e le famiglie promuovendo un consumo alimentare consapevole vuol dire fare un investimento in salute per il futuro dei nostri figli e riconoscere i cibi della nostra tradizione come componenti essenziali della nostra identità di popolo del Mediterraneo, culla di storia e di cultura da tempo immemore”.
“Saper leggere e interpretare l’etichetta dei cibi preconfezionati ci aiuta ad acquistare consapevolmente evitando di consumare alimenti eccessivamente manipolati con agenti chimici e tecniche di conservazione dannosi per la nostra salute – dichiara Rosaria Messina, rappresentante della Caritas diocesana - Dedicare qualche minuto in più alla lettura delle etichette, quando andiamo al supermercato ci difende da slogan pubblicitari ingannevoli e falsi alimentari e ci permette di alimentarci consapevolmente”.
La mattinata all’insegna della buona alimentazione e del vivere sano ha poi visto avvicendarsi alcuni laboratori del gusto, tra i quali quello sul “pane di Monreale, a cura di Enza Scala, imprenditrice di “Ai sapori di un tempo” e “Narrafood, scrivi come mangi” sulla scrittura creativa come mezzo per affrontare dipendenze e disturbi alimentari a cura di Claudio Gnoffo, scrittore.

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