Presentata la cornice fotografica monrealese

Gli organizzatori: "Una strategia per promuovere la città"

MONREALE, 20 aprile - Anche Monreale avrà la sua cornice fotografica, con tanto di personaggi in costume d'epoca normanna pronti a farsi fotografare con i turisti ai quali, insieme alle proprie fotografie, sarà consegnato anche un book che ritrae alcuni particolari significativi dei monumenti cittadini.

L’iniziativa è stata presentata, questa mattina, a Villa Savoia, insieme al paniere dei prodotti tipici locali: susine bianche, pane, biscotti, buccellati, vini ed olio ed i cosiddetti “monacali”, panzerotti tipici di Monreale con conserva di cedro. Una strategia per promuovere la città, da presentare ai gruppi turistici e alle delegazioni straniere spesso in visita a Monreale. L’evento è stato organizzato ed istituzionalizzato dall’assessorato comunale alla Cultura, in sintonia con i tour operator, le guide e gli imprenditori locali.

La cornice fotografica è stata realizzata da Enzo Lo Verso e da Grigio Medio. Per l’occasione è stata presentata la neoassociazione dei produttori delle susine bianche, presieduta da Dario Autovino, e di cui fanno parte i produttori Marilù Monte e Mimmo Vittorino. Le famose susine “Pruna di core” sono coltivate a Monreale fin dal 1600, autoctone del territorio allignano soltanto nelle campagne del monrealese, per le peculiarità dell’impollinazione. A rischio estinzione, rientrano nei programmi di protezione della biodiversità di Slow food. Alla conferenza stampa hanno partecipato il sindaco Filippo Di Matteo, il vicesindaco Nazzareno Salamone, l’assessore alle Attività produttive Marco Intravaia e Mario Micalizzi, in rappresentanza dell’assessore alla Cultura Lia Giangreco.

 “L'amministrazione comunale – Di Matteo – intende promuovere il territorio con le sue specifiche risorse per cercare di supportare uno sviluppo economico che necessariamente deve prendere le mosse dalle reali potenzialità del territorio”. “Nel progetto di valorizzazione delle nostre potenzialità – ha spiegato Intravaia – rientra la razionalizzazione della viabilità e la possibilità di fruire un centro storico libero dalle automobili e dallo smog, che resti nei ricordi dei turisti soltanto per le meraviglie di cui è ricca la città”.