Rifiuti, comincia oggi una settimana "di passione"

Sabato chiude Siculiana, difficile trovare discariche alternative

MONREALE, 10 giugno - Comincia oggi una settimana di vitale importanza e di estrema delicatezza sotto il profilo del servizio di raccolta rifiuti. Sabato prossimo, infatti, la discarica di Siculiana chiuderà i battenti ai Comuni dell'Ato Palermo 2 e, pertanto, urge trovare una destinazione alternativa per il conferimento.

La cosa non sarà affatto facile, perchè il ventaglio di soluzioni che si presenta di fronte al Comune ed all'Ato non lascia, al momento, nessuno spazio all'ottimismo.

La vicenda, come detto, trae origine dalla decisione del Gruppo Catanzaro, proprietario della discarica di Siculiana, presso cui scarica il Comune di Monreale, di chiudere i battenti ad alcuni Ato per problemi di capienza. A Siculiana, in pratica, andrà a conferire soltanto l'Ato Agrigento 2. Per tutti gli altri non ci sarà spazio. A questo punto per il sindaco Filippo Di Matteo in rappresentanza del Comune e per Roberto Terzo, commissario liquidatore dell'Ato, cominciano i problemi di individuare una soluzione alternativa.

L'unica strada logisticamente percorribile è quella della discarica di contrada "Borranea" di Trapani. C'è un problema, però, la Trapani Servizi, proprietaria del sito, vanta un credito con Monreale di più di 400 mila euro e non ha alcuna intenzione di accogliere i rifiuti monrealesi, se prima il Comune non fornisce precise garanzie, presentando un valido piano di rientro. Un vero e proprio veto, quindi, che, però, non riguarda altri comuni dell'Ato Palermo 2, che non hanno un'esposizione debitoria così elevata.

Questi giorni, pertanto, saranno caratterizzati da trattative febbrili, per fare in modo che la Trapani Servizi conceda a Monreale la possibilità di conferimento. Anche perchè una improbabile ed estremamente difficoltosa soluzione diversa sarebbe quella di andare a Mazzarrà Sant'Andrea, in provincia di Messina, dove, peraltro, l'esposizione debitoria supera il milione di euro.

Giorni per niente facili, quindi, avvalorati dal fatto che i dipendenti Ato ad oggi devono ancora percepire gli stipendi di aprile e maggio e che, continuando così le cose, sono pronti a scendere sul piede di guerra. Se ne saprà di più, speriamo, nei prossimi giorni.