Nuovi locali per l'Associazione Nazionale Carabinieri nel ricordo di Domenico Intravaia

L'inaugurazione è avvenuta oggi pomeriggio a piazza Guglielmo. LE FOTO

MONREALE, 28 marzo - Consolidare il rapporto tra l'Arma dei carabinieri e la cittadinanza. Ma soprattutto mantenere vivo il ricordo del vicebrigadiere Domenico Intravaia, caduto di Nassiriya.

E' questo il significato della destinazione dei locali posti all'ingresso dell'Antivilla Comunale all'Associazione Nazionale Carabinieri.

La cerimonia di inaugurazione si è tenuta oggi pomeriggio a piazza Guglielmo, alla presenza di numerose autorità. Al taglio del nastro sono intervenuti, tra gli altri, l'arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi, il sindaco Filippo Di Matteo, il comandante della Legione Carabinieri Sicilia, generale di Brigata, Giuseppe Governale e i familiari di Domenico Intravaia.

I locali, che sono ubicati nel centro storico della città, nelle intenzioni dell'Arma e dell'amministrazione comunale, favoriranno il consolidamento del rapporto tra i carabinieri e la popolazione e contribuiranno a rendere più tangibile la presenza dell'Arma all'interno del centro abitato monrealese. Nei locali, inoltre, potranno essere svolte attività condotte dall'Associazione Nazionale Carabinieri, guidata dal luogotenente Bruno Celio. Al suo interno verranno anche realizzate azioni di volontariato e protezione civile in occasione delle principali manifestazioni cittadine.

"L'Arma è sempre vicina alla città - ha detto il sindaco Filippo Di Matteo - e questo per noi è motivo di orgoglio. Siamo grati ai carabinieri per quello che fanno e per quello che faranno ancora". "Un riconoscimento fondamentale per il sacrificio di mio padre che ancora a distanza di dieci anni non è stato dimenticato - ha aggiunto Marco Intravaia, figlio di Domenico - Ringrazio l'amministrazione comunale per aver destinato questi prestigiosi locali e l'Arma dei carabinieri per essere riuscita a colmare quei vuoti che la mancanza di mio padre ha creato".

"Monreale per l'Arma dei carabinieri - ha concluso il generale Governale - è un simbolo ed una via crucis al tempo stesso, che ha registrato il sacrificio di diversi uomini, da quello dei capitani Basile e D'Aleo a quello del brigadiere Giangrande che con la sua azione ha fatto da ostacolo contro chi ha attentato alla vita democratica della nostra nazionale. E' un motivo per compattarci ulteriormente con la certezza che l'impegno dell'Arma non deflette, ma rimane accanto agli italiani, col suo dna, patrimonio nazionale".

La cerimonia è stata allietata dalla Fanfara dei carabinieri.