Turismo: posti letto in aumento, ma occorrono servizi di qualità

L'individuazione del "turista-tipo" può facilitare di certo il compito

MONREALE, 24 maggio - Monreale città dormitorio? Sono in tanti a pensarlo, ma non l'attività imprenditoriale che va sempre più verso la ricettività alberghiera. Fanno fede i numerosi bed & breakfast occupati sia nell'ambito cittadino che nel resto del territorio con circa 300 posti letto al giorno.

" E' la città normanna che piace moltissimo ai tedeschi ,agli americani e ora anche a russi e cinesi. A tale proposito, se gli amministratori di domani fossero saggi, della ricettività alberghiera farebbero la punta di diamante per la programmazione turistica ." "Quindi sembra estremamente importante a tal fine -dicono gli operatori economici con Daniele Sciortino - conoscere e capire quale è il "turista tipo" che arriva nella nostra cittàper poter indirizzare gli interventi nel settore, in particolare per capire quale tipo di offerta è necessaria per migliorare la località scelta.

Si scopre, con una preziosa indagine da parte dell'imprenditoria, che la maggioranza dei visitatori è indotta a venire a Monreale dal patrimonio artistico e dalle bellezze naturali, soddisfatta per la qualità degli alloggi e delle attrezzature, ma soprattutto per l'ospitalità degli abitanti e la qualità del cibo. Ed ancora: quello che arriva a Monreale è dunque un turista di qualità con una cultura che cerca di catturare in pochi giorni il fascino della città. Il suo breve soggiorno lo soddisfa quasi sempre perché è più concentrato a cogliere la bontà dei cibi e la bellezza dei monumenti, che a capire la città ed i suoi cittadini assieme agli amministratori. Qualche altro dato che si ottiene, analizzando gli arrivi e le partenze degli anni passati, conferma che ad aprile e in questo mese di maggio si ha il più alto numero di presenze, mentre nei mesi estivi si è registrato un sensibile calo con una successiva forte ripresa in settembre. I mesi di massima occupazione degli esercizi sono quindi quelli del turismo non stagionale.

Questi indici portano ad una constatazione: a Monreale è necessario mettere assieme alla ricettività un progetto di turismo residenziale che spinga l'economia, visto che il turista a Monreale non viene per una vacanza ma per un "viaggio". " Eppure – dicono gli aspiranti sindaci - questa nostra città deve offrire le due cose insieme, accontentando così fasce di mercato diverse: dalla sua tradizionale clientela internazionale, che visita Monreale nel corso di un viaggio in Italia, ad una clientela che arriva per rimanere. In questa ottica entra anche la legge votata dall'Ars (luglio 2013) che prevede il via libera all'albergo diffuso in Sicilia .

La norma che punta a dislocare gli alloggi per i turisti nelle abitazioni del centro storico e dei borghi rurali, garantendo nelle vicinanze la presenza di locali adibiti a spazi comuni per gli ospiti. Servirà a far ripatire l'economia anche nelle piccole realtà, che potranno dotarsi di veri e propri impianti di ricezione senza però dover spendere enormi capitali per la costruzione di mastodontici hotel.