La permanenza è durata solo poche ore: quasi tutti sono andati via

Tanti di loro con dei pullman sono stati indirizzati a Messina

MONREALE, 14 aprile - Sono stati in tanti i monrealesi a notarli per strada. Erano i migranti che, arrivati stanotte, dopo essere sbarcati al porto di Palermo, sono rimasti a Monreale soltanto per poche ore della mattinata. E già oggi pomeriggio nelle zone loro riservate non c'era praticamente più nessuno.

Come dire: tanto rumor per nulla. I primi che avevano deciso di lasciare la struttura di Giacalone, messa a disposizione dalla Prefettura con l'organizzazione della Protezione Civile, si sono messi in cammino lungo le strade del circondario monrealese, con l'obiettivo di raggiungere Palermo e, da lì, le altre città d'Italia. Camminavano per strada a gruppetti di cinque-dieci, suscitando la curiosità, ma anche la solidarietà di tanti monrealesi, che, a vario modo, davano loro qualcosa: un panino, qualche bottiglia d'acqua, qualche paio di scarpe.

Quelli ospitati nelle strutture di San Gaetano e dell'ex opera pia "Benedetto Balsamo" messe a disposizione dalla Caritas stamattina sono stati accolti dall'arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi e dal direttore della Caritas diocesana, don Ferdinando Toia.

Nel pomeriggio, quindi, il "controesodo" è stato organizzato e non lasciato alla loro libera iniziativa: con due pullman, una novantina di migranti sono stati trasportati in direzione Messina (gli ultimi andranno via stasera). Probabile che la loro destinazione definitiva sia quella del centro Italia, presso altre strutture.

Efficace il lavoro dei carabinieri, che oltre a garantire l'ordine pubblico, con una presenza massiccia sul territorio, hanno provveduto ad identificare i migranti.
Nelle strutture, quindi, è già cominciata l'azione di disinfestazione, considerato che almeno la metà di questi profughi presentava serie problematiche sanitarie.