Elezioni regionali: per Demopolis pericolo astensionismo, Musumeci in vantaggio su Cancelleri

Solo il 61% ha un orientamento preciso

PALERMO, 22 ottobre – A poco piu' di 2 settimane dal voto, la fiducia dei siciliani nell'istituzione "Regione" crolla dal 33% del 2006 al 12%: e' un dato, quello rilevato dall'Istituto Demopolis, piu' basso di quasi 20 punti rispetto alla media nazionale e che pesa in modo significativo sull'affluenza alle urne nell'Isola.

Se ci si recasse oggi alle urne, il 52% degli aventi diritto, circa 2 milioni e 400 mila siciliani, non voterebbe per la scelta del nuovo Presidente della Regione: un'astensione molto alta, in parte recuperabile, che aumenta l'incertezza sull'esito della competizione del 5 novembre. E' un consenso ancora molto fluido, quello che emerge dall'indagine dell'Istituto Demopolis sul voto per le Regionali in Sicilia. Tra quanti immaginano di recarsi alle urne il 5 novembre, soltanto il 61% ha gia' un orientamento preciso; il 16% esprime un'intenzione di voto, ammettendo pero' che potrebbe cambiare idea. Il 23%, quasi un quarto degli elettori siciliani, e' ancora del tutto indeciso sulla scelta da compiere. "A 16 giorni dalle elezioni - spiega il direttore dell'Istituto Demopolis Pietro Vento - la sfida per la conquista di Palazzo d'Orleans resta decisamente aperta. Considerata l'attuale instabilita' del consenso, nell'ultimo sondaggio prima del black out previsto dalla legge, Demopolis ha scelto di fotografare non soltanto il voto odierno, ma anche l'elettorato certo, costituito dai cittadini che dichiarano di aver compiuto una scelta definitiva, ed il bacino potenziale dei principali candidati".

Per quanto riguarda la corsa a Palezzo d’Orleans, se si votasse oggi per la Presidenza della Regione, il candidato del Centro Destra Nello Musumeci, con il 36%, avrebbe oggi un lieve vantaggio sul leader del Movimento 5 stelle in Sicilia Giancarlo Cancelleri, attestato al 35%. Musumeci e Cancelleri possono pero' contare, entrambi, su un bacino potenziale del 42%: sono elettori siciliani che prendono in considerazioni piu' opzioni e che non escludono oggi di poterli votare il 5 novembre. La sfida elettorale appare piu' complessa per il rettore Fabrizio Micari e per il Centro Sinistra, su cui pesa non solo la divisione con l'area di Sinistra guidata da Claudio Fava, ma anche e soprattutto l'eredita' del Governo uscente. Micari otterrebbe oggi il 21%, con un potenziale stimato al 27; piu' distante Fava al 7%, con un potenziale del 15%. A pesare sul consenso saranno anche i numerosi candidati all'Ars, presenti nei diversi contesti provinciali nelle liste a supporto dei candidati alla Presidenza della Regione. "Quella scattata oggi - aggiunge il direttore di Demopolis Pietro Vento - rappresenta una fotografia destinata a mutare nelle ultime 2 decisive settimane di campagna elettorale. Gli umori e la motivazione al voto dei siciliani, cosi' come la conquista degli indecisi e dei potenziali astensionisti, potranno incidere in modo determinante sull'esito del voto del 5 novembre".

Nota informativa: l'indagine e' stata condotta dall'Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, dal 17 al 19 ottobre 2017 su un campione regionale stratificato di 1.000 intervistati, rappresentativo dell'universo della popolazione maggiorenne residente in Sicilia.
(ANSA).