Precari in subbuglio per la sentenza della Corte dei Conti

Di Matteo annuncia un atto di indirizzo politico

MONREALE, 23 marzo - Il rischio della perdita del posto di lavoro annunciata a sorpresa dalla Corte dei Conti di Palermo, nei confronti dei precari siciliani, ha creato il panico fra i lavoratori alle dipendenze del Comune di Monreale.

Sulla questione il sindaco Filippo Di Matteo, ha reso noto di voler mettere in campo un provvedimento di indirizzo politico nei confronti di questi 87 dipendenti che continuano a garantire i servizi dell’ente. A tal proposito ieri mattina, nel corso di una riunione in Municipio, il primo cittadino ha dichiarato che lo stesso provvedimento lo porterà in Consiglio comunale per l’approvazione da parte dell’assemblea. All’incontro, hanno preso parte, fra gli altri, i responsabili della rappresentanze sindacali, fra i quali: Nicola Giacopelli e Walter Garofano della CISL e Carlo Maggiore della CGIL.

“Nei prossimi giorni – ha dichiarato il sindaco Di Matteo – incontreremo i vertici della Regione e dell’Anci per individuare delle strategie e delle modalità che possano aiutarci a trovare delle soluzioni per garantire queste professionalità che da tanti anni svolgono la loro attività all’interno degli uffici e dei servizi del nostro Comune”. Ad esprimere la loro amarezza sono gli 87 precari che ritengono ingiusta e penalizzante la sentenza della Corte dei Conti. “Sono veramente indignato – ha affermato Guglielmo Li Manni – ed offeso per le parole espresse da parte dei giudici della Corte dei Conti, che non hanno tenuto conto del nostro servizio prestato con impegno e professionalità da piu’ di 23 anni nella pubblica amministrazione, a fronte di un inadeguato compenso che penalizza la nostra dignità di lavoratori”.

A farsi sentire in difesa di questi dipendenti è intervenuto nei giorni scorsi con la richiesta di deroga da parte del Governo Nazionale, il presidente della Commissione Attività Produttive all’ARS Salvino Caputo, che stamane incontrera’ il personale per informarli sulle decisioni portate avanti dal Parlamento Regionale Siciliano a sostegno degli ex L.S.U “Ho già chiesto al Presidente della Regione Raffaele Lombardo – ha spiegato Caputo – di attivarsi al fine di tutelare i lavoratori siciliani e le loro famiglie che in questo quarto di secolo hanno garantito la pubblica amministrazione superando molte difficoltà grazie anche all'impegno di molti amministratori che si sono assunti le loro responsabilità".