Questione precari: Di Matteo manifesta davanti la sede della Regione, ma la situazione è molto difficile

"Chiediamo garanzie per la stabilizzazione per chi lavora da 20 anni nella P.A."

MONREALE, 4 luglio – Resta sempre molto difficile la situazione dei precari impiegati dal Comune, così come quella di tutti i circa 22 mila appartenenti alla categoria in tutta la Pubblica amministrazione siciliana.

Non sembra, infatti, che all'orizzonte possano spuntare soluzioni e la data del 31 dicembre prossimo diventa sempre drammaticamente più vicina. Stamattina davanti il palazzo della Regione si è svolta una manifestazione alla quale ha partecipato pure il sindaco di Monreale, Filippo Di Matteo, in segno di solidarietà.

"Chiediamo - ha dichiarato Di Matteo - tutte le garanzie al fine di attuare un programma di stabilizzazione, frutto di una convenzione tra la Regione e gli Enti Locali, che punti all'assunzione a tempo indeterminato di questi lavoratori che da più di 20 anni svolgono la loro attività. Da parte nostra c'è la massima disponibilità. Bisogna che il Governo nazionale e quello regionale facciano la loro parte, per consentire a tutti noi sindaci siciliani di poter avere delle garanzie per tutelare e mantenere un posto di lavoro a chi per tanti anni ha lavorato con impegno e professionalità".

A queste parole fanno da eco quelle allarmate del parlamentare regionale, Salvino Caputo, secondo il quale "nonostante oggi a Roma vi siano diversi funzionari regionali e ben tre assessori oltre il Presidente Lombardo, in nessuna delle riunioni e' stato affrontato il tema posto con la legge voto approvata dal parlamento siciliano. Colgo anche come segnale negativo - prosegue Caputo - la circostanza che nessun rappresentante del governo regionale abbia ricevuto sia i sindaci presenti, che la delegazione dei lavoratori precari. Tra l'altro, se dovesse passare a Roma il provvedimento di riduzione del 10 per cento del pubblico impiego diverrebbe difficilmente percorribile la stabilizzazione dei precari. Ecco Perche ritengo indispensabile che la mobilitazione si sposti a Roma".

Frattanto la Cisl cittadina se la prende con l'amministrazione comunale a proposito del provvedimento adottato dalla giunta per programmare la fuoriuscita dal bacino delle "Attività Socialmente Utili" e la stabilizzazione dei 9 precari "ex Cooperativa Idra", definendolo "oggettivamente deludente ed inconcludente". È quello che si legge, infatti, in una nota a firma del rappresentante aziendale della Cisl-fp, Nicola Giacopelli. "Si tratta – prosegue il sindacalista – con tutta evidenza, di un atto predisposto in maniera frettolosa e svogliata, destinato a rivelarsi inidoneo a consentire a questi lavoratori di guardare al futuro con ottimismo. Per loro, infatti, la delibera approvata lo scorso 28 giugno prevede una "fantomatica" assunzione a tempo indeterminato, che viene però rinviata almeno al 2014, ossia quando l'attuale amministrazione non sarà più in carica, lasciando quindi questa "gatta da pelare" a chi verrà dopo".