Scuola di San Martino, sit-in di protesta delle mamme

Chiedono due classi per i loro bambini. Interviene l'assessore Granà. LE FOTO

MONREALE, 5 febbraio – Le mamme della scuola di San Martino delle Scale sono in subbuglio da stamattina e non hanno fatto entrare i bambini a scuola, manifestando il disagio prima davanti allo stesso istituto e poi in piazza Vittorio Emanuele.

Durante il sit-in hanno avuto una conversazione telefonica con l'assessore alla Pubblica Istruzione, Nadia Granà. La questione riguarda la mancata assegnazione temporanea di due aule da parte del Fec (Fondo Edifici di Culto) che sopperirebbero alla chiusura di due classi della scuola di San Martino delle Scale, che fa capo all'istituto comprensivo “Guglielmo II”, verificatasi nel settembre del 2014, all'inizio dell'anno scolastico. La causa della chiusura è legata alle infiltrazioni di acqua che hanno provocato lo sgretolamento dell'intonaco e la conseguente comparsa di muffa. Fino ad ora le lezioni sono state svolte in laboratori.

Le famiglie, dopo l'incontro del 12 dicembre tra il viceprefetto Maria Rosa Trio, il sindaco Piero Capizzi e l'assessore Nadia Granà, attendevano fiduciose una risposta da parte del Fec sull'utilizzo di queste due stanze nell'ala appena ristrutturata. Allo stato attuale i genitori in attesa di una soluzione non intendono far entrare i bambini.
Sul problema ha fatto il punto l'assessore alla Pubblica Istruzione Nadia Granà: “Io e il sindaco, Piero Capizzi, abbiamo avviato, sin dal mese di settembre, un'interlocuzione con il Fec, proprietario dei locali, per ottenere due stanze dell'ala adiacente quella in cui è attualmente ubicata la scuola, recentemente ristrutturate, da poter utilizzare come classi, fino alla fine dell'anno scolastico. Il vice prefetto Maria Rosa Trio si è personalmente recata a San Martino per un incontro congiunto con l'amministrazione e con il responsabile dell'abbazia e, a seguito dell'incontro si è deciso di formalizzare la richiesta di utilizzo dei due locali ed inoltrarla al FEC, tanto per la soluzione temporanea di affidamento dei due locali quanto per una soluzione definitiva che potrebbe prevedere la vendita di un'ala della abbazia al comune per adibirla a sede della scuola.

Ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna riposta per iscritt, ma dalle numerose interlocuzioni telefoniche con il viceprefetto, con l'abate amministratore e con la Soprintendenza ho appreso la volontà di risolvere nel più breve tempo possibile l'annosa questione. L'abate amministratore, il 3 febbraio, con nota indirizzata al Prefetto, ha dichiarato la piena disponibilità non solo a concedere le due aule richieste fino a giugno 2015, ma persino a mettere in atto tutto quanto necessario affinché le stesse possano essere rese fruibili nel più breve tempo possibile.

A questo punto si attende solo l'ok definitivo da parte della Prefettura che, si spera, non dovrebbe tardare ad arrivare”.
“Sarebbe comunque opportuno – ha concluso l'assessore - che i genitori non facessero interrompere le attività didattiche ai loro figli anche perché ciò li penalizzerebbe ulteriormente”.