I ragazzi del liceo "Basile" andranno in visita al Senato

Un gruppo di 41 studenti farà visita a Palazzo Madama nella capitale

MONREALE, 11 febbraio - Un’esperienza di “Cittadinanza e Costituzione” molto significativa sul piano pedagogico quella che si sta realizzando per gli studenti del liceo scientifico di Monreale impegnati in un progetto formativo che vede coniugare le conoscenze sociali e civiche con l’incontro diretto con le istituzioni.

Un gruppo di 41 studenti e studentesse assisteranno, infatti, il 24 febbraio prossimo alla seduta parlamentare del Senato della Repubblica, prevista, nel pomeriggio, alle ore 16.30 a Palazzo Madama.
Il gruppo, accompagnato dagli insegnanti Maria Grazia Picicuto e Vincenzo Di Matteo, parteciperà al viaggio programmato a Roma, dove seguirà un programma culturale che prevede anche la visita dei più importanti siti monumentali, archeologici e culturali della città oltre ovviamente quella particolareggiata di Palazzo Madama, sede storica del Senato, da quado Roma è divenuta città capitale del Regno d’Italia.

E’ già stata attivata nelle classi partecipanti del triennio del liceo di Monreale, sotto la responsabilità didattica della scrivente, la fase preparatoria ai “lavori parlamentari” finalizzata alla conoscenza diretta della Costituzione italiana e degli organi dello Stato, della loro struttura e del loro funzionamento. Certamente un’occasione irrinunciabile per portare sui banchi di scuola l’acceso dibattito sul Senato e sulla relativa proposta di riforma costituzionale.
Senato sì o Senato no? La Camera Alta del nostro Paese è oggi al centro di un complesso e articolato confronto su cui gli studenti si stanno apprestando a riflettere. È noto, infatti, che l’articolata complessità che ruota intorno alla riforma costituzionale del Parlamento obbliga a confrontarsi, da un lato, con le veloci trasformazioni legate al processo di integrazione europea che sempre più incidono sulla stessa forma di Stato e, dall’altro, con l’esigenza imprescindibile di declinare tali riforme al principio etico-politico della rappresentatività democratica, che viene opportunamente ricordato all’articolo 1 della Costituzione italiana e che i Padri Costituenti hanno voluto alla base della nuova affermata democrazia, ponendo fine al ventennio fascista.

Il Senato, nato come collegio di saggi stimati e autorevoli, ha origini antiche che ci riportano alle radici della storia romana: il termine “senato” deriva infatti dall’etimo latino “senex” che traduciamo con “anziano” nel senso di uomo saggio, autorevole appunto. Il Senato, infatti, nasce come “consiglio del re” e, come afferma Salvatore Bonfiglio, docente di diritto costituzionale comparato all’Università di Roma Tre, mantiene nella storia la sua caratteristica essenziale di “Camera di riflessione”. Un’istituzione politica fondamentale, dunque, intorno a cui ruotano rappresentatività e sovranità e, più in particolare, spazio politico in cui con saggezza e ponderazione si temperano, o si dovrebbero temperare, le impulsività delle forze politiche spesso legate alla difesa di logiche personali e al mantenimento del potere politico piuttosto che agli interessi comuni del Paese e al bene di tutti.

Durante gli incontri della settimana scorsa gli studenti hanno seguito alcuni snodi più rappresentativi della ricostruzione storica del Parlamento italiano, ripercorrendone le fasi essenziali che li hanno ricondotti alle pagine drammatiche dell’origine della nostra Repubblica, della seconda guerra mondiale e, in particolare, del secondo dopoguerra, della Resistenza e della nascita della democrazia. In questo contesto di analisi storica la scrivente volutamente ha richiamato all’attenzione degli studenti i passi più significativi del “Discorso” che Piero Calamandrei tenne ai giovani universitari e medi, nel 1955, a Milano, e che ricordano l’alto senso morale e civico mostrato dagli italiani durante l’unificazione nazionale e nella lotta contro il fascismo. Queste parole, sono state rilette in aula e commentate per ricordare che la storia del Senato italiano è legata alla storia del Parlamento, ma la storia del nostro Parlamento è legata alla storia della Costituzione italiana e quest’ultima, infine, alla Resistenza.

Per queste ragioni, le parole di Calamandrei, intorno alle quali si raccoglie l’eredità risorgimentale e la genesi antifascista del testo costituzionale, risuonano ancora oggi come quel monito che dice ai giovani, che chiedono dove sia nata la nostra Costituzione, di andare in pellegrinaggio col pensiero dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità.
Partecipazione e interesse stanno accompagnando lo studio delle istituzioni politiche italiane nella comparazione con quelle di altri Stati europei ed extraeuropei; il gruppo dei partecipanti appare molto sensibile alla trattazione di temi che riguardano direttamente la vita politica della nostra comunità nazionale. Consideriamo -dicono alcuni studenti- i nostri incontri sul Senato un vero e proprio laboratorio di “legalità dal vivo” in cui si discutono e si dibattono dei temi che ci avvicinano alla storia dei nostri giorni e al mondo della politica. Non è da tutti- dice Vincenzo Ganci della classe IV B- sentire che si discute dietro i banchi di scuola di riforme costituzionali, di leggi elettorali, dal “Mattarellum all’”Italicum”, o di altro ancora; per questo siamo contenti di fare questa esperienza al Senato.

Gli studenti, attenti e responsabili, lasciano trasparire una ricca curiosità intellettuale che mette certamente in evidenza che i giovani di oggi non sono affatto disaffezionati al mondo della politica, come spesso l’opinione corrente li definisce, ma sono capaci di avvicinarsi alle istituzioni politiche quando la scuola è in grado di offrire loro una solida mediazione didattica tra quanto essi studiano sui libri di storia e quanto vivono direttamente nella storia del presente. Senza questo legame profondo e inscindibile la storia che si studia a scuola rimane arida e non forma certamente quella coscienza civica che fa sentire gli stessi studenti cittadini attivi della loro comunità politica, alimentandone il senso dell’appartenenza politica, che noi ereditiamo dal modello culturale dei greci su cui si è costruita l’intera paideia europea.

In quella cornice greca, infatti, i giovani studenti possono ritrovare ancora oggi quelle tensioni profonde, quelle emozioni e quella partecipazione che appassionano il cittadino perché stanno alla base della vita politica della comunità. Certamente, allora come oggi, le questioni politiche più importanti ruotano attorno alla necessità di contemperare le esigenze di una reale rappresentatività, vale a dire di un’azione politica che rispetti la volontà espressa dal popolo con la sua scelta, e l’idea della politikè téchne (dell’arte politica) “di pochi” ai quali però è delegato il compito di guidare la gestione della res publica, che, come dice il termine latino, è una “cosa” che appartiene a tutti. Le riforme costituzionali vanno perciò pensate nel perseguimento dell’interesse di tutto il Paese, poiché quod omnes tangit ab omnibus comprobari debet (ciò che riguarda tutti da tutti deve essere approvato).

In questo contesto politico, rimane perciò l’obbligo, a quanti si appresteranno a riscrivere alcune parti della nostra Costituzione, di pensare a leggi elettorali sobrie che siano ancora capaci di garantire, da un lato, la stabilità politica del nostro Paese e, dall’altro lato, la rappresentatività popolare, di cui il Parlamento italiano possa esserne ancora l’espressione più autentica.
Bisogna, in altri termini, come qualcuno ha detto, “osare più democrazia”.
Pubblichiamo l’elenco dei partecipanti ai quali auguriamo un buon viaggio a Roma e un ottima riuscita dell’esperienza scolastica al Senato come coronamento degli studi intrapresi.
Elenco allievi : Alberto Affranchi, Salvatore Arena, Antonino Castelluzzo, Noemi Cottone, Daniele De Marchis, Gaia Di Maria, Marta Ferrara, Giuseppe Ganci, Vincenzo Ganci, Claudio Giammona, EriKa Guarino, Chiara Intravaia, Desiree Lanza, Edoardo Lo Coco, Paolo Lupo, Macaluso Valeria, Madonia Riccardo, Alberto Mandalà, Giulia Marceca, Maria Teresa Messina, Chiara Miceli, Giorgia Mortillaro, Chiara Nania, Morena Norcia, Luca Palmeri, Cristiano Parisi, Giuseppe Pitti, Silvia Puglisi, Federico Quartararo, Valentina Ricciardo, Francesca Schiera, Vincenza Sciortino, Giorgio Sciulara, Stefano Spinnato, Francesco Terrasi, Giulia Trapani, Aldo Tripodi, Sara Valenza, Adriana Versaci, Federica Zuccaro.