All'indimenticato puparo, Enzo Rossi una poesia scritta per lui da Cosimo Grimaudo

La settimana scorsa il maestro era stato ricordato alla scuola "Novelli"

MONREALE, 25 marzo - Un libro, un filmato ed un recital di poesie per ricordare il maestro puparo Enzo Rossi. La presentazione dell’iniziativa, organizzata nel Salone della Scuola Pietro Novelli, ha visto la partecipazione del dirigente scolastico Chiara Di Prima, dell’antropologa Marcella Bardi e del presidente dell’Etas, Nicola Giacopelli.

Cosimo Grimaudo, voce narrante del filmato, ha voluto dare un suo personale contributo, scrivendo una poesia sui “Pupi” in dialetto siciliano dedicata al maestro. Lo scopo della manifestazione è stato principalmente quello di presentare il volume e il DVD “Elogio della Memoria” realizzati dal figlio Benedetto Rossi.

Nel corso della mattinata, alla quale hanno aderito una rappresentanza di studenti del plesso didattico, della quale Monreale News ha dato notizia, si è svolta anche una performance dei maestri pupari che avevano conosciuto il maestro, fra i quali: Pietro Scalisi, Franco Fiore, Onofrio Sanicola, Salvo Bumbello. Alla famiglia è stato inviato anche un messaggio dell’assessore alla Pubblica Istruzione Nadia Olga Granà che si è complimentata per l’iniziativa culturale, ricordando la figura del maestro puparo Enzo Rossi, che ha portato le tradizioni culturali siciliane in giro per il mondo, e cosi’ anche della città di Monreale.

Pubblichiamo, infine, la poesia scritta da Cosimo Grimaudo.

I Pupi

I Pupi sunnu d’à… beddi… friddi ma vivi,

cu li fici ci retti la so anima…

cu la passione e l’arti di li manu…

Ci ammanca la parola…!

Aspettanu i cuntari ancora granni storie…

di battagli e d’avvinturi, d’amuri e tradimenti…

Granni sentimenti chi la vita, da Gran Puparu,

ogni ghiornu, ni porta a recitari,

ora cu ruci e ora cu l’amaru…

I Pupi sunnu d’à… e l’anima i cu i fici

Si viri rintra l’occhi, ‘nta li facci, ‘nta li spati…

‘nta l’armaturi lucidi, finementi cesellati…

I Pupi sunnu d’à… e vonnu ricurdari

ca…cu li fici è vivu…

…e avi ancora storii ri cuntari…