Positiva l’esperienza dei ragazzi della Guglielmo “PalermoScienza”

Alla manifestazione, giunta alla IX edizione, si è parlato soprattutto di acqua. LE FOTO

MONREALE, 4 marzo – L'esperienza di PalermoScienza è sempre entusiasmante per i ragazzi appassionati di questa disciplina e lo sanno molto bene i giovani studenti delle terze classi della "Guglielmo II".

La scuola è ormai veterana dell'appuntamento scientifico che quest'anno è giunto alla IX edizione. Filo conduttore della kermesse Esperienza inSegna 2016, che si è tenuta al padiglione 19 di viale delle Scienze, è stato “l’acqua quale bene comune fondamentale per la vita”. I gruppi di ragazzi che si sono alternati dal 27 febbraio al 2 marzo hanno proposto, nella loro esposizione, "la fecondazione del riccio di mare". Sono stati bravi nel catturare l'attenzione dei visitatori sulle peculiarità biologiche di questo organismo e hanno proposto un modello per lo studio della biologia dello sviluppo.

"La specie Paracentrotus lividus – hanno spiegato gli studenti dalla loro postazione - è la più diffusa nelle nostre coste, ed è pertanto reperibile facilmente. Il riccio ha una fecondazione esterna e in laboratorio risulta semplice potere prelevare i gameti, effettuare la fecondazione in vitro e osservare in poco tempo le prime divisioni cellulari e lo sviluppo embrionale. I ricci sono a sessi separati e non c’è dimorfismo sessuale cioè dall’esterno non è possibile distinguere il maschio dalla femmina. Pertanto, solo il tipo di gameti posseduti permetterà di distinguere l’individuo maschio dalla femmina".

A questo progetto le classi, coordinate da Daniela Bellomonte, insegnante di scienze e dai colleghi, lavorano sin dal mese di dicembre, nel laboratorio scientifico della scuola dove hanno svolto vari esperimenti e hanno aperto il riccio di mare effettuando un taglio a partire dalla lanterna di Aristotele (bocca). Dopo averlo ripulito, hanno punto le gonadi ottenendo il rilascio dei gameti che se sono rosa-arancio si tratta di uova, se sono biancastri si tratta di spermatozoi.
"Tutto ciò ha costituito, senza dubbio, un’occasione di crescita per gli alunni, - ha detto Claudio Leto, dirigente della Guglielmo II - spesso abituati ad essere spettatori di lezioni frontali impartite dai docenti. In occasione della mostra sono stati loro “docenti” per un giorno e con interesse e tanta motivazione hanno portato avanti l'impegno preso".