Incetezza fino all'ultimo sulla sede d'esame, disagi anche per molti aspiranti insegnanti monrealesi

Il Ministero dell'Istruzione potrebbe cambiare il calendario delle prove" 

MONREALE, 7 dicembre - Si profila ancora tanta incertezza fino all'ultimo minuto anche per le decine di insegnanti monrealesi che dovranno sostenere le prove selettive per il concorso a cattedra organizzato dal Ministero per l'Istruzione.

Un'organizzazione che si dimostra ogni giorno sempre più improvvisata: ieri, infatti, il ministero ha comunicato che non vi sono più certezze nemmeno sulle sedi dove gli oltre 320 mila candidati dovranno recarsi il giorno della prova preselettiva. Sino all'ultimo momento, infatti, il Ministero dell'Istruzione ha fatto sapere che "il calendario della prova preselettiva potrebbe subire delle modifiche per sopraggiunta indisponibilità delle aule o per cause di forza maggiore legate all'organizzazione della prova medesima" e che pertanto si invitano "i candidati a voler controllare il calendario fino alla data prevista per lo svolgimento della prova".

Inoltre già fioccano le prime critiche su alcuni quesiti dei test preselettivi, che non sarebbero impeccabili come aveva promesso il Miur. Come se non bastasse, sempre il Ministero dell'Istruzione non ha ancora dato indicazioni ai ricorrenti che hanno ottenuto, anche grazie all'Anief, il provvedimento cautelare dal Tar che permette loro di essere ammessi a svolgere la prova del 17 o del 18 dicembre.

Secondo Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, quanto sta accadendo "dimostra ancora una volta il dilettantismo del Miur nella gestione di questa prova concorsuale. La prova è nell'ammissione di queste ultime ore dei dirigenti ministeriali di non essere stati in grado di garantire l'ordinario svolgimento della selezione nelle sedi indicate da due settimane. Ma anche nelle segnalazioni di possibili errori all'interno dei quei quesiti che il Ministero si ostina a pubblicare senza risposta esatta. Tutto questo non fa altro che confermare i tanti dubbi che il nostro sindacato evidenzia da diverse settimane su questo concorso".

"È evidente che dopo i proclami di fine estate, attraverso cui il ministro Profumo annunciava con fierezza il ritorno di un concorso a cattedra sulla base di regole trasparenti, modalità innovative e bassi costi, la realtà smentisce i buoni propositi: è chiaro per tutti che a dieci giorni dalle prove preselettive – conclude il presidente dell'Anief – , il clima è già avvelenato dalla presenza di antichi vizi e troppe omissioni".