La "Monreale II" aderisce a "Sistema Italia" per creare il coro e l'orchestra

All'iniziativa sono interessate le scuole di Pioppo e Villaciambra

MONREALE, 20 marzo – L'istituto comprensivo "Monreale II" anticipa i tempi della richiesta del Ministero dell'Istruzione, di sottoscrivere un protocollo d'intesa per la creazione di orchestre e cori giovanili nelle scuole e nei penitenziari minorili.

Già dal mese di ottobre la scuola si era attivata per intraprendere questo percorso e selezionare i giovani talenti del territorio. Ed oggi sono infatti ben 120 gli iscritti ai corsi di strumento musicale che si tengono nell'istituto, tra cui studenti, insegnanti e genitori.

Nelle intenzioni del Ministero c'e la volontà di realizzare il "Sistema Italia", ovvero un sistema integrato di formazione musicale nelle scuole basato sul valore educativo e sociale della musica come risposta al disagio giovanile. Il Ministero ha voluto portare in Italia il metodo creato dal maestro Josè Abreu, venezuelano, un metodo innovativo e collaudato di insegnamento della musica ai giovani, dove la stessa assume il significato di via preferenziale per la promozione sociale e intellettuale.

Questo sistema ha dimostrato come dare la possibiltà ai bambini di suonare uno strumento musicale, sia individualmente che in un'orchestra, aiuta ad emergere da una situazione di disagio. Di fondamentale importanza l'impegno, nel protocolo d'intesa, del Ministero dell'Istruzione di sostenere economicamente per tre anni, le spese relative allo sviluppo di "Nuclei" (poli didattici) pilota nelle scuole e negli istituti penitenziari.

Ed è proprio questo che ha fatto Domenico Riina, docente di musica al Monreale II, nella scuola di Pioppo e Villaciambra.
"Abbiamo già inoltrato la richiesta del protoocollo d'intesa alla referente del Ministero, Ester Bonafede assessore regionale alla Famiglia, - ha detto Domenico Riina – per diventare polo didattico, cioè Nucleo".

"Tutto quello che è indicato nella richiesta del protocollo d'intesa – ha sostenuto la dirigente Patrizia Roccamatisi – lo abbiamo già adottato; abbiamo promosso la partecipazione sia dei bambini e degli adolescenti, sia dei genitori e degli insegnanti, e siamo contenti di aver intrapreso questa strada che proseguiremo con impegno".