Arrestato un anno fa per maltrattamenti in famiglia, assolto adesso perché il fatto non sussiste

Il comportamento di Davide Salerno non sarebbe stato abituale, ma isolato

MONREALE, 7 ottobre – Era stato arrestato esattamente un anno, il 7 ottobre del 2014 con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e stalking. Adesso Davide Salerno, poco più che trentenne, è stato assolto dal tribunale di Palermo perché il fatto non sussiste.

Ad emettere la sentenza assolutoria è stato il giudice Alessia Geraci, della 2ª sezione penale, per la quale il comportamento del giovane sarebbe da ricondurre ad un episodio contingente ed isolato, dovuto ad una lite domestica, ma non avrebbe presentato gli elementi della “abitualità”, come affermato invece da chi lo accusava, né avrebbe dato luogo ad una vessazione della presunta vittima.

Salerno, che era difeso in giudizio dall’avvocato Piero Capizzi, il 7 ottobre dell’anno scorso si era reso protagonista di una lite fra le mura domestiche con il padre, che si era conclusa con l’intervento dei carabinieri e che era proseguita sul piano legale, perché il padre non esitò a sporgere denuncia contro il figlio, denunciando un comportamento violento e soprattutto reiterato di questi.

Davide Salerno, dopo l’udienza di convalida, si era visto infliggere la misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dal padre.
Adesso, però, quando si è svolto il processo, durante il quale il giudice ha acquisito prove testimoniali, comprese quelle del padre e dei carabinieri che erano intervenuti un anno fa, quello che è venuto fuori è che ci sarebbe stata sì una lite anche piuttosto accesa tra padre e figlio, ma questa, come detto, non avrebbe avuto i connotati di un’azione reiterata o tale da condizionare negativamente il comportamento paterno. Ecco spiegata la “non sussistenza” dei fatti imputati a Davide Salerno.