Abusi sessuali su una bambina di dieci anni: arrestato 49enne

Era un amico di famiglia, si è rivelato un "orco"

PALERMO, 11 luglio - Agenti della Polizia di Stato, appartenenti alla sezione "Reati sessuali ed in danno di minori" della Squadra Mobile di Palermo hanno tratto in arresto un palermitano V.S. 49enne, responsabile del reato di violenza sessuale aggravata in danno di minore.

I poliziotti hanno eseguito un provvedimento di Custodia Cautelare in carcere emesso dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, Michele Alajmo, su richiesta del P.M., Fabiola Furnari.

La condotta penale dell’uomo risulta essere stata aggravata dal particolare che gli abusi sono stati compiuti su una bambina di 10 anni.

Ancora una volta l’orco si è travestito da amico e confidente di famiglia, ruolo rivestito dall’odierno arrestato con consumata doppiezza e servito per carpire la fiducia dei familiari.

Questi, mai e poi mai avrebbero sospettato che la disponibilità dell’amico, manifestata per esempio nel compiere riparazioni domestiche e prestarsi ad accompagnare la piccola figlia in rilassanti passeggiate, in realtà, fosse un subdolo piano per avvicinare la piccola ed agire in modo indisturbato.

Antefatto alle rivelazioni della piccola è stata una serata in spiaggia trascorsa dal 49enne insieme alla fidanzata, alla vittima ed ai genitori di quest’ultima .

In quella circostanza, l’uomo, nella convinzione di avere acquisito una sorta di immunità da ogni tipo di rischio per i suoi comportamenti sempre più ossessivi e violenti nei confronti della piccola, andò oltre, palpeggiandola ed importunandola persino in presenza dei genitori della bambina e della sua fidanzata, quest’ultima chiaramente all’oscuro di quanto accaduto in precedenza.

La madre della bambina, stordita e frastornata, ebbe il triste presagio che quell’episodio non fosse stato il primo vissuto dalla figlia.

Ci volle un po’ di tempo perché la madre e le Forze di Polizia, nel frattempo allertate dalla donna, infrangessero il muro delle paure che la piccola opponeva alle domande dei suoi interlocutori.

La vittima è così stata ascoltata da una equipe specializzata composta da poliziotti, psicologi ed assistenti sociali ai quali, nel contesto di un racconto dettagliato e scandito da singhiozzi e turbamenti, ha confessato gli abusi subiti per oltre un anno e le atrocità andate ben oltre l’immaginabile.

L’uomo è stato così tratto in arresto e risulta recluso presso la casa circondariale.