Portava un coltello di genere vietato: arrestato 38enne ad Altofonte

L'uomo avrebbe minacciato pure i carabinieri al momento dell'arresto

ALTOFONTE, 13 agosto – I carabinieri della stazione di Altofonte nella serata di giovedì hanno arrestato Salvatore Causa, 38 anni, muratore del luogo. L’uomo, armato di un coltello dalla lama di 10 centimetri, è stato accusato di porto abusivo d’armi atti a offendere.

Per lui pure l’aggravante di resistenza a pubblico ufficiale, perché, secondo quanto riferiscono gli uomini dell’Arma, avrebbe ingiuriato e minacciato i carabinieri al momento dell’arresto.

Giovedì sera, Causa, in evidente stato di ebbrezza alcolica, girava armato di coltello ad Altofonte, all’interno del parco pubblico, denominato Parco Robinson, ai piedi dell’obelisco dedicato a Garibaldi, luogo di ritrovo di tantissimi giovani, che lì trascorrono qualche ora nelle sere d’estate.

La presenza dell’uomo armato di coltello di genere vietato non sfuggiva ai carabinieri, già in servizio esterno, con compiti specifichi di vigilanza sui luoghi di ritrovo notturno, al fine di garantire che le serate possano trascorrere senza incidenti di sorta. I militari, pertanto, provvedevano subito a fermarlo, intimandogli di consegnare immediatamente l’arma.

Dopodichè, visto che l’uomo non forniva una valida giustificazione circa il porto in luogo pubblico di un coltello con lama di 10 centimetri e finitura a punta, veniva invitato in caserma per procedere nei suoi confronti nei termini di legge per porto abusivo di arma od oggetti atti ad offendere.

A questo punto, però, Causa si opponeva alle operazioni di identificazione, mostrando chiari segni di insofferenza e successivamente rivolgendosi ai militari con frasi che suonavano come minacce.

Vista la gravità dei fatti, l’uomo veniva tratto in arresto e trattenuto presso le camere di sicurezza della Compagnia di Monreale dove ha trascorso la notte. Accompagnato, la mattina seguente, così come disposto dal pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Palermo, presso il Tribunale di Palermo, il giudice dopo la convalida dell’arresto, condannava Causa, su richiesta delle parti a 4 mesi e 20 giorni di reclusione, con pena sospesa.