Protesi chirurgiche alla Neurochirurgia del Civico, il Riesame revoca i domiciliari all’infermiere monrealese

Soddisfatti gli avvocati Caputo e Nocera: “Dimostreremo l’assoluta estraneità del nostro assistito”

PALERMO, 11 febbraio – Dopo le indagini condotte dai NAS sulle protesi fantasma del Reparto di Neurochiurgia dell'Ospedale Civico di Palermo, il giudice per le indagini preliminari iscriveva nel registro degli indagati 14 persone, accusati a vario titolo di aver protratto una truffa ai danni dello Stato, tramite compilazione di atti falsi, attestando un numero maggiorato di protesi chiurgiche impiantate.

Il Gip aveva disposto, inoltre, la misura cautelare degli arresti domiciliari per il direttore dell’unità complessa di Neurochirugia, un agente della società Servizi Medicali s.r.l.e due infermieri, tra cui B.M., monrealese, 66 anni. Già in sede d'interrogatorio di garanzia, B.M., rispondendo alle domande del giudice e del pubblico ministero, aveva fornito un'esaustiva spiegazione e giustificazione alle contestazioni, supportate da una considerevole produzione documentale.
Oggi, il Tribunale del Riesame di Palermo ha annullato l'ordinanza di applicazione della misura cautelare applicata all'infermiere monrealese B.M., emessa dal G.I.P. di Palermo il 23 gennaio.
Avverso l'ordinanza di misura cautelare era stato proposto ricorso al Tribunale delle Libertà di Palermo, il quale, in data odierna, ha accolto integralmente le motivazioni proposte, così disponendo la liberazione di B.M.
Apprendiamo con soddisfazione la decisione del Tribunale del Riesame - dichiarano i difensori dell'indagato, gli avvocati Mario Caputo e Nicola Nocera- restando in attesa di conoscere la motivazione dell'ordinanza; tuttavia l'accoglimento del ricorso costituisce un primo, importantissimo passo, per dimostrare, nelle sedi opportune l'assoluta estraneità del nostro assistito ai fatti contestati”.