I fatti de ''Le Barrique'', non ci sono gravi indizi di colpevolezza: restano liberi due giovani monrealesi

Nessuna misura cautelare a carico di B.G. e V.R. Adesso il Pm deciderà se chiedere di mandarli a processo

MOREALE, 6 novembre – Non esisterebbero gravi indizi di colpevolezza tali da giustificare una misura cautelare. Di questo sembrerebbe essersi convinto il tribunale del riesame, presieduto da Antonia Pappalardo che ha respinto la richiesta del Pm Vittoria Campanile e non ha applicato quindi alcun provvedimento a carico di B.G e V.R, rispettivamente 19 e 21 anni, entrambi incensurati.

I due erano stati coinvolti nella vicenda che lo scorso 15 luglio portò all’arresto di Salvatore Primizio, accusato di estorsione aggravata ai danni del titolare del bistrot “Le Barrique”. La decisione del tribunale riesame, al quale si era rivolto il Pm Vittoria Campanile dopo che il Gip Michele Guarnotta aveva deciso di non applicare alcune misura cautelare nei confronti dei due giovani, è arrivata nei giorni scorsi, quando il collegio ha accolto le tesi difensive dell’avvocato Piero Capizzi, legale dei due giovani che, pertanto, rimangono a piede libero. Adesso si attendono le motivazioni dell’ordinanza cautelare, sulla base delle quali, verosimilmente il Pm deciderà se archiviare la posizione di B.G e V.R. o se chiedere di rinviarli a giudizio.

I fatti risalgono al 20 giugno scorso, quando il titolare del bistrot decise di rivolgersi ai militari dell’Arma per denunciare le richieste di pizzo ai suoi danni che gli sarebbero state avanzate da Primizio. Questi, secondo l’accusa, con gravi minacce, avrebbe preteso di consumare dei pasti gratuitamente, in orario di chiusura, insieme ad altre due persone (appunto i due giovani in questione). Richiesta inizialmente assecondata dal commerciante che per tutta risposta sarebbe stato però successivamente aggredito violentemente dall’uomo, con numerosi precedenti penali e di polizia, a colpi di schiaffi in faccia prima di lasciare il locale. Primizio deve rispondere pure di resistenza a pubblico ufficiale perché avrebbe proferito gravi offese nei confronti dei carabinieri intervenuti, distruggendo pure il telefonino di uno di essi. Per lui il giudizio con il rito abbreviato è già stato calendarizzato per la fine di dicembre.