Era stato querelato da Brusca, prosciolto dopo nove anni Salvino Caputo

I fatti risalgono al luglio del 2002

PALERMO, 20 novembre – Il deputato regionale, Salvino Caputo, ex vicesindaco di Monreale, è stato prosciolto dall'accusa di avere reso dichiarazioni testimoniali lesive del prestigio e della integrità morale del pentito Giovanni Brusca.

L'archiviazione è stata disposta dal Gip di Palermo Sergio Ziino, che ha accolto le richieste del Pm Gaetano Paci e del difensore di Caputo, Francesca Fucaloro, dopo che i legali del pentito di San Giuseppe Jato avevano presentato contro il deputato regionale del Pdl.

I fatti risalgono al luglio del2002, quando Caputo era sindaco di Monreale. In quel periodo, ricordato come uno dei più siccitosi degli ultimi decenni, allo scopo di individuare allacci abusivi alla rete idrica che approvvigiona la frazione di Grisì, Caputo aveva fatto versare nel serbatoio di acqua potabile in contrada Dammusi, oltre 50 litri di liquido per alimenti di colore rosso. Con questo sistema era riuscito a risalire ad un laghetto artificiale in un vasto appezzamento di terreno in cui vi era anche una villa, che riteneva potesse appartenere alla famiglia Brusca.

Caputo era stato citato come teste dal difensore del pentito nella causa da lui intentata contro il Giornale di Sicilia che avevano riferito l'episodio e che poi era stato assolto.

Dopo la sentenza, però, Caputo era stato denunciato da Brusca per calunnia e diffamazione poichè la villa risultò successivamente proprietà di altri soggetti.

L'archiviazione mette fine al caso ed è stata pronunciata perchè è stato accertato che Caputo aveva basato le sue informazioni su un verbale di sequestro redatto dal Commissariato di Polizia di Partinico.

«Accolgo con grande soddisfazione questa archiviazione – dice Salvino Caputo – Mi sembra assai singolare, però, che un mafioso come Giovanni Brusca, autore di decine di omicidi, della strage di Capaci e del sequestro e dell'omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, il cui corpicino fu disciolto nell'acido, possa ancora provare sentimenti di tutela della sua integrità morale e della lesione del suo prestigio. Adesso dopo un processo durato oltre nove anni, da parlamentare regionale chiederò con una interrogazione al nuovo Ministro della Giustizia di conoscere l'importo delle spese legali sostenute per la difesa del Brusca e chi ha provveduto al pagamento delle ingenti parcelle e se sono state poste come temo a carico dello Stato».