Arrestato nel 2008 per traffico di droga, assolto adesso giovane monrealese

Per il tribunale di Alcamo "il fatto non sussiste"

PALERMO, 17 dicembre - Arrestato per droga nel 2008, adesso viene assolto. La vicenda riguarda un giovane monralese di 29 anni: P.E., che nel 2008 era stato arrestatoinsieme ad altri giovani di Trapani, nell'ambito di un operazione antidroga svolta dalle Forze dell'Ordine nel Tapanese.

 Il giovane, infatti, era stato ritenuto fornitore e corriere, da Palermo a Trapani, di sostanze stupefacenti di tipo hashsish e cocaina nel periodo compreso tra marzo e maggio del 2006.

Lo stesso P.E. veniva, dunque, arrestato il 20 maggio 2008 presso la propria abitazione sita nel periodo a Bologna dove si era trasferito per motivi lavorativi. Da sempre il giovane monrealese aveva affermato la propria estraneità ai fatti contestati, ma, malgrado ciò, restava in carcere per circa un mese e in un secondo momento in stato di arresti domiciliari per sei mesi circa.

La difesa di P.E., rappresentata dall' avvocato Mario Caputo, dopo circa 3 anni di processo, è riuscita a dimostrare l'innocenza del giovane, sostenendo che le accuse, fondate principalmente su intercettazioni telefoniche e non corroborate da altri riscontri probatori esterni, non potevano condurre ad un giudizio di colpevolezza.

Il Tribunale di Alcamo, malgrado la pesante richiesta di condanna del Pubblico Ministero di 3 anni e 8 mesi di reclusione e 22.000 euro di multa, ha, invece, in accoglimento delle richieste difensive, dichiarato, con la più ampia formula liberatoria prevista, l'innocenza del E.P. "perchè il fatto non sussiste".

L' avvocato Caputo manifesta apprezzamento per la sentenza emessa dal Tribunale poichè rende giustizia ad un fatto che ha gravemente sottoposto il proprio assistito alla privazione della libertà prima, e ad un forte turbamento della propria vita sociale e lavorativa poi.

Proprio per questi motivi, verrà valutato la possibilità di avviare le procedure volte ad ottenere l'indennizzo per tutti i danni subiti e dall'ingiusta detenzione patita.