Chiesto un anno e mezzo in appello per Caputo per la vicenda delle multe

Lunedì prossimo è prevista la sentenza a carico dell'ex sindaco

PALERMO, 14 marzo - La Procura generale di Palermo ha chiesto la riduzione della condanna a un anno e sei mesi per l'ex sindaco, Salvino Caputo, accusato di tentato abuso d'ufficio e falso ideologico in atto pubblico. La sentenza è prevista per lunedì prossimo.

In primo grado Caputo, nel novembre del 2010, era stato condannato a due anni per aver tentato di far togliere alcune multe che erano state inflitte ad un ex assessore, all'ex vicepresidente del Consiglio comunale e all'ex arcivescovo. La sentenza di primo grado era stata emessa dai giudici della prima sezione presieduta da Monica Sammartino e composta da Emilio Alparone e Guglielmo Nicastro. La pena è stata sospesa e comunque, se confermata nei successivi gradi di giudizio, cadrà per l'indulto.

I fatti risalgono al 2004, quando Caputo era sindaco di Monreale. Secondo i giudici, con una determinazione sindacale, avrebbe tentato di far togliere multe all'assessore Franco Nocera e alla moglie, nei cui confronti tra febbraio e maggio del 2004 erano state elevate multe per un totale di 1321,11 euro. Beneficiario del tentativo sarebbe stato pure l'ex vicepresidente del Consiglio comunale di allora, Roberto Terzo, al quale erano state inflitte due multe per 1547,19 euro complessivi. Nei confronti dell'ex arcivescovo Salvatore Cassisa, infine, il tentativo sarebbe stato fatto per annullare una multa da 101,96 euro.

Secondo l'avvocato Giovanni Rizzuto, quelle determinazioni sindacali, redatte durante la campagna elettorale del 2004, "non impegnavano in alcun modo l'amministrazione e non avevano alcun effetto": erano state soltanto spedite alla Serit e al comando della polizia municipale, che poi avrebbe dovuto decidere sul da farsi. In effetti, le multe non furono mai cancellate.

Il processo, che si svolge davanti alla seconda sezione della corte d'appello, è stato rinviato al 19 marzo per la sentenza.