Aveva 4 chili di hashish, arrestato dopo un inseguimento di 50 chilometri

L'uomo è stato bloccato al rifornimento autostradale di Scillato

MONREALE, 20 novembre – Dopo un lungo inseguimento stradale, durato circa 50 chilometri, iniziato a Monreale e terminato a Scillato, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia cittadina, hanno tratto in arresto un cittadino tunisino. Si tratta di Ezzedine Ameur, 40enne, disoccupato, residente a Vittoria, in provincia di Ragusa. Erano appena trascorse le ore 11,30 di ieri, quando una pattuglia delle “gazzelle” del Pronto Intervento, ha notato un’autovettura, Alfa Romeo 156 con a bordo un uomo, dirigersi verso il bivio dell’autostrada Palermo-Catania.

Il transito dell’autovettura ha immediatamente insospettito i carabinieri anche perché la targa risultava difficilmente leggibile. Pertanto, dopo aver richiesto rinforzi anche di personale in abiti civili impegnato in delicato servizio antidroga, i carabinieri della Compagnia di Monreale hanno dato corso ad un animato inseguimento del mezzo in questione, protrattosi sino all’altezza del distributore di “Scillato”. Le pattuglie sono riuscite con una manovra non facile a fermare il veicolo che viaggiava a folle velocità.

L’uomo bloccato, è stato subito identificato e sottoposto a perquisizione personale. Contestualmente la perquisizione veniva estesa sull’autovettura, che consentiva di rinvenire occultati nel vano cofano posteriore 4 chilogrammi di hashish, suddivisi in due involucri confezionati con cellophane e nastro adesivo.

Riscontrata la detenzione illecita, finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacente, il cittadino extracomunitario veniva dichiarato in stato di arresto e, dopo le formalità di rito, tradotto presso la casa circondariale “Cavallacci di Termini Imerese, così come disposto dal pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Termini Imerese, che ha coordinato tutta l’operazione.

L’uomo è stato sottoposto a rito della direttissima ed il giudice ha deciso di convalidarne l’arresto, sottoponendolo alla misura cautelare in carcere. Sia l’autovettura che lo stupefacente recuperato sono stati sottoposti a sequestro. Quest’ultimo è stato inviato dai carabinieri al laboratorio per le analisi scientifiche del Comando Provinciale di Palermo, per accertare l’esatto principio attivo della sostanza.

Sono in corso ulteriori indagini dei carabinieri della Compagnia di Monreale, al fine di scovare i canali e soprattutto da chi il cittadino tunisino, si sia rifornito dello stupefacente.