Operazione "Nuovo Mandamento", scarcerato Onofrio Buzzetta

 Per il "Riesame" ci sarebbero pochi indizi a suo carico

PALERMO, 25 aprile - Il presidente del Tribunale del riesame di Palermo, Giacomo Montalbano ha disposto la scarcerazione di Onofrio Buzzetta, arrestato lo scorso 8 aprile nell'ambito dell'operazione "Nuovo Mandamento", con la quale erano finite in manette 37 persone.

Alla base del provvedimento potrebbe esserci un presunto caso di omonimia. Buzzetta, 48 anni, era stato arrestato perchè ritenuto diretto collaboratore di Giuseppe Libranti Lucido, anch'egli arrestato, poichè sarebbe stato incaricato da questi di eseguire dei sopralluoghi all'interno dei cantieri edili per ottenere dai titolari opere in sub appalto e assunzioni. Tali accuse, però, sono state respinte dai difensori di Buzzetta, gli avvocati Fabio Bognanni e Francesco Macchiarella, che hanno sostenuto come il fatto non implicherebbe necessariamente l'appartenenza di Buzzetta a Cosa Nostra.

Buzzetta, peraltro, in un'intercettazione telefonica, captata durante una conversazione tra gli indagati Giuseppe Lombardo e Francesco Vassallo, era stato indicato come "mafioso del Pioppo". Sull'argomento i legali hanno attribuito il particolare ad un possibile caso di omonimia.

Sale a due, quindi, il numero di persone scarcerate tra quella arrestate dai carabinieri nel corso del'operazione "Nuovo Mandamento", dopo che stessa sorte era toccata a Vincenzo La Corte, rilasciato poco dopo.