Tentano il "cavallo di ritorno" per uno scooter rubato, arrestati due pregiudicati

 Per restituirlo avevano chiesto 500 euro al proprietario

MONREALE, 26 aprile -Dopo aver rubato uno scooter, avrebbero tentato di riconsegnarlo al proprietario, cercando di estorcergli denaro, utilizzando la tecnica del cosiddetto "cavallo di ritorno", ma sono stati traditi da un sistema di videosorveglianza che ha filmato tutto.

Con l'accusa di furto aggravato e tentata estorsione sono finiti in manette due pregiudicati monrealesi. Si tratta di Salvatore Primizio, 34 anni e Pietro Folegotto, 33. Li hanno arrestati i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Monreale, nella notte tra il 23 ed il 24 aprile, che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti de due noti pluripregiudicati.

L'episodio risale al 23 marzo scorso quando Folegotto, nel tardo pomeriggio, avendo rubato un motociclo in via Baronio Manfredi di Monreale, era andato a nasconderlo, dopo essere stato inseguito per un breve tratto dalla vittima, tra i vicoli del quartiere "Bavera".

Dopo pochi minuti dal furto, lo stesso era tornato con Primizio presso l'abitazione della vittima. chiedendo in cambio della restituzione del mezzo rubato, la somma di 500 euro. In particolare i due, prima di tornare, si sarebbero scambiati gli abiti per non essere riconosciuti da chi, poco prima, aveva inseguito Folegotto.

I due tuttavia, non avevano fatto i conti con il derubato: infatti la vittima non aveva mostrato alcuna intenzione di sottostare all'estorsione e, inoltre, tutta la scena del crimine era stata ripresa ad un sistema di videosorveglianza che aveva registrato le fasi del tentato "cavallo di ritorno".

Il proprietario dello scooter aveva denunciato tutto ai militari fornendo i filmati che ritraevano i due, ben noti ai carabinieri. Per Folegotto e Primizio, già recidivi per reati contro il patrimonio, dopo la valutazione della Procura di Palermo, sono scattate le manette e dopo le formalità di rito, sono stati condotti presso il carcere dell'Ucciardone, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.