Operazione "The end": le reazioni del mondo politico

Unanimi le congratulazioni con l'Arma dei carabinieri e con la magistratura

PALERMO, 30 novembre – Il duro colpo inferto alla cosca di Partinico, che ha portato all’arresto di 23 persone nell’ambito dell’operazione “The end” condotta dai carabinieri del Gruppo Monreale, ha suscitato una catena di reazioni del mondo politico. Tutti concordi, da destra a sinistra, nel complimentarsi con le forze dell’ordine e con la magistratura per aver concluso una lunga indagine, che già era partita con operazioni importanti, come "Terra Bruciata", "Araba Fenice" e "Chartago".

«Una dopo l'altra, sotto i colpi della squadra Stato, cadono le roccaforti del crimine organizzato – dice il ministro della Giustizia, Angelino Alfano - sono assicurati alla giustizia pericolosi boss e affiliati a cosche e famiglie mafiose, mentre lo Stato si riappropria di territori che per
troppo tempo gli erano stati sottratti. Oggi è accaduto a Partinico».

Di stimolo per chi denuncia parla, poi il presidente della Regione, Raffaele Lombardo. «L'operazione contro la mafia di Partinico - afferma - assume grande rilievo anche perchè colpisce una delle cosche piu' pericolose anche sul piano militare e maggiormente determinate nel controllo del territorio attraverso il racket delle estorsioni. Questo ennesimo ottimo risultato nel contrasto alla mafia deve dare ulteriore stimolo a quanti ancora esitano a contribuire, con le loro denunce, alla sconfitta della criminalità organizzata».

Tonino Russo, parlamentare del Pd, invece, sottolinea come «gli arresti, che hanno decapitano la cosca mafiosa di Partinico, rappresentino un segnale rassicurante e molto significativo. Speriamo – aggiunge – che il nome stesso dell’operazione sia di buon auspicio a mettere la parola fine alla Mafia. Di certo – conclude il parlamentare democratico - Partinico oggi può pensare di costruire il suo sviluppo e il suo futuro con maggiore tranquillità».

Salvino Caputo, deputato regionale del Pdl e componente della Commissione parlamentare Antimafia dell’Ars, si sofferma «sul quadro di preoccupante e diffusa omertà da parte delle categorie produttive taglieggiate dai boss di Partinico e Borgetto , che con il loro silenzio hanno di fatto protetto e rafforzato le attività criminali dei Vitale e dei loro affiliati. E’ assurdo che in un Comune – ha continuato – dove l’ala militare di Cosa nostra ha continuamente minacciato esponenti politici e condizionato il sistema economico pubblico e privato non esista una Associazione Antiracket e anti usura».

Grande merito va ai carabinieri del Gruppo di Monreale e alla Direzione distrettuale antimafia di Palermo per l'operazione, The End", afferma in una nota il presidente dei senatori Udc Gianpiero D'Alia. Per il senatore del Pd Giuseppe Lumia, l'operazione "che ha disarticolato il mandamento di Partinico ci dimostra che nonostante i colpi ricevuti, Cosa nostra ha subito pronti rincalzi. Le nuove leve sono capaci di prendere in mano le redini della cosca, di continuare l'azione criminale, di esercitare il controllo del territorio, ma soprattutto sono in grado di riorganizzarsi ed espandere i traffici di Cosa nostra". "E' un segnale significativo, un vero nuovo inizio per la legalita'", commenta il senatore Pd Costantino Garraffa.
"Il preoccupante indice di intimidazioni che si registra a danno dei nostri imprenditori impone la ricerca di strumenti ulteriori per implementare le denunce di quanti subiscono questa forma di
violenza e per agevolare le verifiche degli inquirenti sui percorsi con cui la mafia ripulisce il denaro sporco", afferma il presidente dell'Ars, Francesco Cascio.

«La lotta alla criminalità organizzata – fa sapere il sindaco di Monreale, Filippo Di Matteo – serve per sopraffare l’opulenza mafiosa che nel territorio siciliano spesso blocca l’economia sana. Il costante impegno della forze dell’ordine continua ad essere un tassello fondamentale nel contrasto contro “Cosa Nostra” e costituisce per tutti noi amministratori e per i cittadini un elemento di grande fiducia».

«Complimenti ai carabinieri del gruppo Monreale ed alla magistratura per il colpo inflitto alla Mafia – fa sapere, infine, il neo assessore alla Legalità del Comune di Monreale, Marco Intravaia – Sia da uomo delle istituzioni, che da semplice cittadino è un dovere esprimere questo sentimento di congratulazioni. Mi dispiace rilevare, però, il silenzio della società civile che non decide di collaborare. Le istituzioni, però, sono presenti e questo spero che possa dare i suoi frutti».