Inchiesta "Lost Pay", Giangrande: "Non sono il truffatore, ma il truffato"

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Parla il monrealese al centro dell'indagine sulla truffa postale

MONREALE, 24 giugno - "Non sono il truffatore, ma il truffato. Ho presentato diverse denunce ed ho visto dei timbri falsi su alcune pratiche smistate dalle agenzie". E' quello che afferma Nunzio Giangrande, 42enne monrealese, coinvolto nell'inchiesta "Lost Pay" del 20 marzo scorso".

La posizione di Giangrande, titolare di Poste Private di via Pietro Novelli a Monreale, emerge nel corso di un articolo pubblicato stamattina dal "Giornale di Sicilia" a firma di Leopoldo Gargano. Nel pezzo del quotidiano di via Lincoln, Giangrande auspica di essere convocato al più presto dalla Procura per fornire tutte le spiegazioni.

L'agente postale, come afferma il suo legale, Paolo De Simone Policarpo, ha inoltrato richiesta per essere interrogato lo scorso 21 maggio, ma ancora non è stato convocato.

L'inchiesta "Lost Pay, che è coordinata dal piemme Paolo Guido, si concentra sulle modalità di svolgimento del servizio di pagamento di bollettini postali che, secondo l'accusa non sarebbero mai stati effettuati, tanto da dare vita ad una vera e propria valanga di esposti.

Secondo la difesa, invece, qualcuno, ad insaputa di Giangrande, sul quale indaga anche la procura di Termini Imerese, avrebbe provveduto a falsificare i timbri dei Servizi Postali, utilizzati nel pagamento delle bollette. Proprio su questo argomento Giangrande ha presentato denuncia.