Operazione "Solo andata", la droga da Aquino andava verso Palermo

Da Pioppo, invece, venivano riforniti i consumatori dell'area Jatina

MONREALE, 16 novembre - Sembravano isolate azioni di contrasto ai traffici di sostanze stupefacenti. Quelle in cui ci lasciano le penne spacciatori e pusher di piccolo cabotaggio. I carabinieri di Monreale, invece, sapevano bene che dietro quelle azioni c'era un unico filo conduttore.

Hanno condotto un'attività che ha consentito di sequestrare 1,7 chili di hashish, 145 grammi di marijuana e 18 di cocaina. Venti soggetti arrestati, 19 deferiti in stato di libertà e 16 i segnalati alla Prefettura quali assuntori. Malgrado questi numeri, però, i militari guidati dal capitano Del Giacomo erano stati bravi a "camuffarle" e a non alzare il tiro dello scontro, aspettando che si chiudesse il cerchio. E il cerchio si è chiuso all'alba di ieri. Una ben strutturata organizzazione di spaccio è stata disarticolata. Da non escludere che ulteriori indagini portino a risultati ancora più concreti.

L'azione dei carabinieri ha portato all'arresto di due monrealesi, ritenuti a titolo diverso, due elementi di spicco nell'ambito di questa organizzazione. Nella zona di via Aquino gravitava Carmelo Migliaccio, 24 anni, cioè colui, che secondo le indagini dei militari, riforniva la "ditta" Cottone-Accardi di via Montegrappa, tanto da essere considerato un "grossista". Uno in grado di invertire la direzione dei traffici, solitamente partenti da Palermo e diretti in provincia. In questo caso, invece, da Monreale le forniture da Aquino andavano verso il capoluogo. L'organizzazione, tra l'altro, era in grado di fornire anche droga che i carabinieri indicano come "griffata" e di notevole qualità. Panetti di hashish tagliati molto bene, che recavano la sigla "FF", a mo' di firma, che poteva essere smerciata anche a 10 euro al grammo, anziché a 5, come avviene normalmente con quella ordinaria.

Un ruolo importante, su un'altra parte del territorio, aveva, invece, Giuseppe Agnello, appena 20 anni, di Pioppo. Era lui, secondo gli inquirenti, uno dei punti di riferimento dello spaccio nell'area jatina. Per i consumatori di San Cipirello e San Giuseppe Jato (dove i traffici avvenivano nella villetta comunale) era Agnello era considerato uno molto affidabile. Il giovane pioppese, tra l'altro, è stato arrestato in flagranza di reato perché, durante la perquisizione domiciliare operata presso la sua abitazione di Pioppo con l'ausilio di un'unità cinofila, i carabinieri della Stazione locale hanno trovato 6 dosi di hashish per complessivi 3 grammi, nascosti in un televisore portatile da 5 pollici.