Tentativo di estorsione, violenza in famiglia e furto d'acqua e di energia: 5 arresti a Monreale

E' il bilancio dell'attività dei carabinieri di Monreale degli ultimi giorni

MONREALE, 16 novembre - Tentativo di estorsione, violenza in famiglia e furto d'acqua e di energia elettrica. Sono queste le motivazioni con le quali carabinieri della Compagnia di Monreale hanno effettuato cinque arresti negli ultimi giorni.

Nella giornata di mercoledì i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Monreale hanno tratto in arresto un pensionato, C.N., 55 anni, per aver tentato di estorcere al proprio legale, l'avvocato Di Noto, un assegno di 2.500 euro. L'assegno, secondo il pensionato, avrebbe dovuto avere una funzione "risarcitoria" per danni subiti nel corso di una presunta colluttazione con personale dello studio legale. l'assegno, però, non è stato mai staccato e, dunque, il pensionato avrebbe costretto il suo legale di fiducia a scrivere una autodichiarazione in cui attestava falsamente di assumersi la responsabilità dei danni che aveva patito.

Il tutto, però, è stato bloccato dall'intervento dei carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile che dichiaravano in stato di arresto il pensionato. Questi, tra l'altro, a seguito della perquisizione personale, veniva trovato anche in possesso di un coltello da cucina, che sarebbe stato impiegato per intimidire la vittima. L'indomani il pensionato si è visto convalidare l'arresto ed è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa delle successive fasi dibattimentali.

Diverse, invece, sono state le circostanze che hanno portato all'arresto di D.G.R., pregiudicato monrealese di 29 anni, e di P. D., di 31. Nel primo caso ad operare sono stati ancora una volta i carabinieri della Stazione di Monreale che erano intervenuti per dirimere un'accesa lite in famiglia e constatavano che l'arrestato aveva violentemente picchiato la propria consorte. A richiedere l'intervento dei militari era stata proprio la donna che subito dopo i fatti, aveva sporto querela orale, ma poi successivamente si è rifiutata di sottoscrivere la denuncia. Ciononostante i militari hanno proceduto all'arresto del D.G.R. che, oltre a vederselo convalidato il giorno seguente, è stato anche sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso l'abitazione del fratello in Palermo.

Sempre di maltrattamenti in famiglia e di lesioni personali si è trattato nel caso dell'arresto di P. D., 31 anni. Questa volta sono stati i militari della Stazione di Pioppo, che intervenuti per ricomporre dei dissidi familiari tra madre e figlio, hanno sorpreso l'arrestato a malmenare la propria madre adottiva. L'aggressore è stato già più volte protagonista di analoghi episodi, sempre prontamente segnalati all'Autorità Giudiziaria che, questa volta, ha disposto prima la traduzione in carcere in attesa della citazione diretta a giudizio e poi, in attesa della seconda udienza dibattimentale, ha confermato la misura cautelare della custodia in carcere.

Diversa, infine, la situazione che ha riguardato due giovani, G. F., 24 anni, e Claudio Greco, pregiudicato di 25. Ad operare questa volta è stata la Stazione di Monreale che ha tratto in arresto il primo, con l'ausilio di personale della "Acque potabili siciliane", perché avrebbe realizzato una rete alternativa per alimentare l'impianto idrico della propria abitazione. Il secondo, invece, è stato tratto in arresto, con l'ausilio dei tecnici Enel, per furto di energia elettrica, perché aveva realizzato una rete elettrica ex novo bypassando la registrazione dei consumi sul contatore. Un espediente, questo già noto ai carabinieri di Monreale perchè il giovane nel giugno del 2010 fu condannato a otto mesi di reclusione e alla multa di 160 per lo stesso reato.

Entrambi si sono visti convalidare l'arresto da parte dell'Autorità Giudiziaria che ha previsto, inoltre, per il recidivo Greco, l'obbligo di presentazione alla P.G. quale misura cautelare personale in attesa del giudizio.