Attak nei lucchetti dell'Acquapark e del nogozio Comate: prosegue la deposizione del neo pentito Micalizzi

Il collaboratore di giustizia sta rivelando particolari finora inediti, mai denunciati

MONREALE, 15 febbraio - Colla nei lucchetti dell'Acquapark, di un cantiere edile di Pioppo e del negozio di ceramiche della circonvallazione Comate. Di aver partecipato a queste azioni estorsive si è autoaccusato il nuovo pentito di mafia, Giuseppe Micalizzi.

La notizia la fornisce, ancora una volta, il Giornale di Sicilia, con un articolo a firma di Leopoldo Gargano, che, da diversi giorni, ormai, sta ricostruendo le varie fasi delle azioni malavitose che venivano compiute nel territorio di Monreale dai clan locali. Azioni adesso al vaglio dei Pm Francesco Del Bene e Sergio De Montis, nell'ambito dell'inchiesta "Nuovo Mandamento", il cui processo inizierà martedì prossimo e che vede alla sbarra 61 imputati.

Secondo le dichiarazioni rese da Micalizzi e messe a verbale dai magistrati, da parte di Giuseppe Lucido Libranti, presunto boss della famiglia monrealese, sarebbe stato messo dell'Attak nelle serrature dell'ingresso dell'Acquapark, il parco acquatico che sorge a Fiumelato. Per agire senza essere filmato dalle telecamere, Libranti si sarebbe servito di un ombrello in modo da non essere riconosciuto.

Nella stessa serata stessa intimidazione sarebbe stata perpetrata nei confronti di un cantiere edile di Pioppo, appartenente praticamente allo stesso proprietario dell'Acquapark. Tentativi dopo i quali il proprietario della struttura si sarebbe rivolto a Libranti per "capire" il perchè delle intimidazioni, apprendendo dallo stesso Libranti (che nella vicenda si sarebbe posto solo come mediatore), della richiesta di denaro.

Altro "avvertimento" sarebbe stato fatto ai danni della ditta di ceramiche ed arredo bagno "Comate, lungo la circonvallazione ed anche qui il metodo utilizzato sarebbe stato quello del tubetto dell'attak nelle serrature d'ingresso.
Sule dichiarazioni di Micalizzi, conclude il pezzo del quotidiano di via Lincoln, ci sono indagini in corso e riguardano episodi mai denunciati , che finora non erano stati attribuiti a nessuno.