Quella casa bruciata era la mia

Rivelazione shock di Nino Carlotta sulla sua pagina Facebook

MONREALE, 4 marzo – "Per chi ancora non l'avesse capito, sono io il ragazzo con i capelli ricci e neri cui la mafia ha incendiato casa, per intimidire lui e il suo gruppo e per non portare più avanti l'iniziativa autonomistica".

Con un post coraggioso, pubblicato sulla sua bacheca di Facebook, Nino Carlotta, attivista del Comitato Pioppo Comune, rivela di essere stato lui il destinatario del grave atto intimidatorio con il quale, nell'aprile del 2010, gli venne incendiata la casa per la sua azione condotta all'interno del gruppo secessionista della frazione. Del gesto, rivelato dal neo pentito di mafia, Giuseppe Micalizzi, ha parlato il mensile "S" ed è stato poi ripreso nei giorni scorsi dal quotidiano "Filo Diretto".

"Certo tutto questo l'abbiamo saputo dopo quattro anni - prosegue Carlotta - solo perchè, uno di questi mafiosi pioppesi, ha deciso di pentirsi e leggendo l'articolo, ho saputo che mentre si pente, piange. Non piange di certo le stesse lacrime che una madre, la mia, versa per "a so preoccupazione".
Mi faccio vivo dopo questi 3 lunghi giorni di silenzio per ringraziare coloro che sentitamente, e non per prassi, hanno telefonato, scritto (con tutti i mezzi di comunicazione) e mandato comunicati di solidarietà per me, la mia famiglia e tutto il Comitato Pioppo Comune.
Ringrazio gli amici fraterni, che da decenni sono tali, e i componenti del comitato che in questa storia c'erano in quella notte dell'incendio, c'erano quando l'abbiamo svuotata, demolita internamente e poi ricostruita. C'erano e ci sono oggi pronti per ricominciare una nuova fase, particolare e delicata e per questo li ringrazio nuovamente.

Ringrazio tutti, anche chi – conclude Carlotta – per motivi personali e più svariati, ha solamente cliccato un semplice ma significativo mi piace, su fb, in alcuni post in quella pagina per molti fastidiosa".

A Nino Carlotta ed al Comitato Pioppo Comune la solidarietà incondizionata da parte di tutto lo staff di Monreale News.