Processo "Nuovo Mandamento", ammesse le parti civili

Ammesso il Comune di Monreale ed anche Toti e Ninni Gullo

PALERMO, 1 aprile – Proseguirà l'8 aprile prossimo il processo denominato "Nuovo Mandamento", che vede alla sbarra 62 persone, implicate, a vario titolo, nella vicenda della ricostruzione delle cosche di Partinico, Camporeale e San Giuseppe Jato.

Nella seduta odierna il Gip Gioacchino Scaduto si è pronunciato circa l'ammissibilità della costituzione di parte civile, escludendo diversi enti che ne avevano fatto richiesta. Tra questi, il Comune di Palermo, a proposito del quale, secondo il magistrato, non sarebbe rilevante il collegamento con i fatti in questione.
Ammessi, invece, il Comune di Monreale, difeso dall'avvocato Giovanni Rizzuti e l'associazione antiracket monrealese "Liberi di lavorare", difesa dall'avvocato Andrea Terranova.

Amessi, pure, Toti e Ninni Gullo, in qualità di danneggiati dagli episodi oggetti del processo. Molti imputati hanno fatto richiesta di essere sottoposti a giudizio abbreviato, un rito che non prevede dibattimento e che consente, ai condannati di veder scontata di un terzo l'entità dell'eventuale pena inflitta. Rito normale, invece, per Giuseppe Lucido Libranti, ritenuto il capomafia di Pioppo, sul cu capo pende l'accusa dell'omicidio di Giuseppe Billitteri, l'ambulante monrealese di 70 anni, sequestrato ed ucciso nel marzo del 2012.

Accusa che deriva dalle recenti dichiarazioni del pentito monrealese Giuseppe Micalizzi (che ha scelto anche lui il rito abbreviato), messe a verbale dai pm Francesco Del Bene e Sergio De Montis.
Nella seduta dell'8 aprile il Gip deciderà sulle ultime eccezioni preliminari relative proprio alle dichiarazioni di Micalizzi. In quella data, inoltre, stilerà successivamente il calendario per procedere con le discussioni.