Trovato con mezzo chilo di hashish addosso, in manette tunisino

L'uomo stava per raggiungere Ragusa con la droga

MONREALE, 10 agosto 2010 - Ad incastrarlo è stato il suo particolare abbigliamento, una maglietta dai colori accesi e soprattutto con un chiaro numero identificativo impresso sulle spalle, il “25”, che dapprima ha attirato l’attenzione dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Monreale e successivamente lo ha reso facilmente rintracciabile, dopo che aveva fatto perdere le sue tracce. E’stato così, che i militari hanno tratto in arresto Gabsi Wissem Ben Habib, 35 enne, di origine tunisine, ma di fatto domiciliato a Ragusa e sequestrato un altro mezzo chilo di hashish, che si va ad aggiungere ai quasi venti già sottratti dall’Arma al mercato illecito siciliano dall’inizio dell’anno.

Erano le prime ore della tarda mattinata dello scorso fine settimana, infatti, quando tre pattuglie dei militari dei carabinieri di Monreale hanno notato un cittadino extracomunitario, non noto in paese, vestito con una maglietta dai colori accesi e con il numero “25” impresso sulle spalle, camminare per le strade cittadine. Il transito dell’uomo ha immediatamente insospettito i Carabinieri, che hanno cominciato un pedinamento discreto.
Dopo qualche minuto l’uomo però riusciva a far perdere le proprie tracce, anche a causa dell’intenso traffico cittadino. Predisposti pertanto dei presidi nei pressi del porto e della stazione centrale di Palermo, gli uomini dell’Arma hanno potuto rintracciare nuovamente l’extracomunitario grazie proprio al numero impresso sulla maglietta indossata. I Carabinieri, a quel punto, hanno deciso di fermare l’uomo, quando stava per salire sull’autobus di linea Palermo - Ragusa, senza alcun bagaglio. Gabsi, non appena ha visto le palette ed i tesserini dei carabinieri è apparso immediatamente molto nervoso, tanto da non riuscire nemmeno a parlare. All’interno del borsello che portava a tracolla, infatti, i militari hanno rinvenuto 5 panetti di hashish confezionati con nastro adesivo e cellophane per un totale di quasi mezzo chilo di stupefacente. Nella disponibilità dell’uomo, inoltre, i militari hanno trovato una modica quantità di denaro, che veniva sottoposta a sequestro. Il tunisino, pertanto, ha trascorso qualche ora presso le camere di sicurezza della caserma di Monreale, in attesa dell’espletamento delle formalità di rito, per essere tradotto, nel corso del pomeriggio, presso il carcere dell’Ucciardone, così come disposto dal pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Palermo, Alessia Sinatra. Lo stupefacente, invece, sarà inviato nei prossimi giorni presso il Laboratorio della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Palermo, per essere sottoposto ai necessari accertamenti in attesa dell’autorizzazione alla distruzione. Dalla Compagnia Carabinieri di Monreale, assicurano che nei prossimi giorni continueranno analoghi servizi, al fine, soprattutto, di prevenire la consumazione da parte di giovanissimi e minorenni di droghe leggere e non solo, nelle afose notti estive.