Frane e discariche, i disagi eterni della SP20

E' zona di confine tra Monreale e San Giuseppe Jato

MONREALE, 6 novembre – Sembrano non avere fine i disagi per gli utenti della strada provinciale 20 che da Monreale, attraverso Giacalone, giunge fino a San Giuseppe Jato. Una frana ne mette a repentaglio l'incolumità ed i rifiuti la fanno da padroni.

E' il destino di tutte le zone di confine, dove i Comuni limitrofi non fanno certo a gara per accaparrarsi le competenze e dove a pagare il conto sono sempre i cittadini.
Lungo la SP 20 la situazione è quanto mai incresciosa, perché le criticità sono evidenti e sotto gli occhi di tutti, ma soprattutto di nessuno. Una frana, verificatasi nel febbraio del 2013, ha fortemente limitato la funzionalità della strada, che, Palermo-Sciacca a parte, costituisce un'importante arteria di collegamento tra San Giuseppe Jato e Monreale e quindi Palermo.

I cittadini che la percorrono quotidianamente (la zona è densamente popolata) guardano ogni giorno col fiato sospeso, per notare eventuali movimenti di assestamento del terreno, consapevoli che un ulteriore cedimento potrebbe essere decisivo per impedire definitivamente il passaggio. E con la stagione invernale alle porte e con essa le piogge, l'ipotesi potrebbe non essere così peregrina.

A completare l'opera c'è la difficile situazione dei rifiuti, che vengono abbandonati in maniera indiscriminata da utenti che il senso civico non sanno nemmeno dove stia di casa. E sono già tanti i casi di cittadini, che, temendo che possa prendere campo il pericolo della proliferazione di discariche abusive ed incontrollate, si prodigano essi stessi a togliere i cumuli di spazzatura davanti le loro case, temendo che la presenza di qualche sacchetto iniziale possa "invogliare" altri maleducati a fare altrettanto, alimentando quindi il formarsi della discarica.

La strada, tra l'altro, vive una situazione quasi paradossale: appartiene "geograficamente" a Monreale, ma è chiaro che l'utenza degli abitanti è di San Giuseppe, considerato che la zona è molto più vicina al Comune jatino che a quello normanno.
Non va dimenticato, inoltre, che lungo la SP20 sorgono alcuni importanti insediamenti produttivi, come aziende zootecniche ed agroalimentari, che certamente non traggono beneficio alcuno dalla presenza di questo scempio.

Il tutto in un momento, invece, in cui la zona immediatamente precedente (per chi proviene da Monreale), quella di Portella della Paglia, è stata "storicamente" bonificata, dopo anni in cui i rifiuti erano a tonnellate.
Un ruolo importante potrà farlo la politica, probabilmente, una sorta di protocollo d'intesa tra le due amministrazioni comunali, che, ciascuna per le proprie competenze, potranno, se vorranno, mettere fine ad una situazione vergognosa che non fa certo onore alle due comunità.