Emergenza rifiuti, il Comune costretto a noleggiare gli autocompattatori

Stamattina partecipata riunione a Villa Savoia con il personale Ato

MONREALE, 7 novembre – Il Comune noleggerà gli autocompattatori fino al 24 novembre, per smaltire le quantità dei rifiuti che si sono accatastati lungo le strade del territorio. In pratica ad un mese esatto dal pronunciamento del Tribunale che ha dichiarato insolvente l'Alto Belice Ambiente.

L'intendimento è venuto fuori nel corso della riunione che l'amministrazione comunale, sindaco Piero Capizzi ed assessore Pippo Lo Coco in testa, ha tenuto stamattina a Villa Savoia con gli operai dell'Ato.
Il problema si è presentato in tutta la sua evidenza, a causa del fatto che l'Ato, come detto dichiarato insolvente e, purtroppo, all'anticamera del fallimento, non è nelle condizioni di garantire il servizio.

L'ordinanza di Capizzi, chiamata comunemente "ex articolo 191", riguarderà i mezzi ed il carburante, ma il personale sarà quello dell'Ato, che gravita su Monreale: 67 operai , che, da parte loro, hanno già assicurato una pronta disponibilità. Entrambe le parti hanno convenuto come questo sia l'atteggiamento giusto da seguire "per senso di responsabilità".

Discorso diverso per quanto riguarda i pagamenti. Impossibile per il Comune intervenire su quelli antecedenti la data del 24 ottobre, giorno della sentenza del tribunale civile, sezione fallimentare. Le somme attualmente sono "congelate" ed il commissario della Regione, Maurizio Norrito, ha chiesto al commissario giudiziale, Giovanni Liguori di chiedere lo sblocco delle somme al giudice fallimentare Raffaella Vacca. L'amministrazione, invece, lotterà e stamattina si è impegnata, per garantire i pagamenti dal 24 ottobre in poi. In sostanza: sette giorni di ottobre, più novembre.

Il problema sarà, però, quello di evitare che le somme che il Comune dovrà impegnare vadano a finire nelle casse dell'Ato, perché verrebbero immediatamente aggredite, per via della situazione pre fallimentare di questo, e pertanto destinate ai creditori.

I lavoratori Ato hanno manifestato la loro disponibilità, ma al tempo stesso hanno esternato tutto il loro disagio e tutta la loro preoccupazione per una situazione quanto mai difficile, nella quale il passaggio in massa alla nuova Srr sarebbe al momento la soluzione migliore per tutti, ma che ancora tarda ad arrivare.