Le tradizioni di un tempo con "Il matrimonio della nonna"

L'evento è stato presentato oggi al complesso Guglielmo. LE FOTO

MONRFEALE, 20 novembre – "Il matrimonio della nonna" è l'evento presentato stamattina al complesso monumentale Guglielmo II. Un allestimento interessante che ha lo scopo di far conoscere le tradizioni dei nosti nonni, attraverso un rito sacro che è quello del matrimonio d'un tempo.

L'apertura di questo allestimento è prevista solo nelle giornate di sabato pomeriggio dalle 16 alle 20 e domenica dalle 10 alle 20. Eccezionalmente la mostra si aprirà alle scuole del territorio solo con una visita organizzata.

I ragazzi del Fae (Formazione Azione Europea, progetto di formazione per accompagnatore per la valorizzazzione del patrimonio culturale locale), guidati da Marcella Bardi, docente del corso e con la collaborazione dell'assessore alla Pomozione del Teritorio, Ignazio Zuccaro e del direttore della Gallera Civica, Salvatore Autovino, hanno cercato di ricreare un'ambientazione quanto più simile alla realtà del tempo. Il gruppo di studenti guiderà i visitatori nelle due sale che ospitano i tanti oggetti dell'epoca . Questi reperti, che rievocano la prima metà del ventesimo secolo, hanno diversa provenienza, così come ha spiegato la Bardi. Alcuni sono stati presi dal museo etno antropologico, come le ceramiche Florio, altri, invece, appartengono ai privati che hanno dato generosamente suppellettili, ma anche mobili, alcuni elementi della dote, che un tempo era indispensabile. I pezzi del corredo, infatti, non solo rappresentavano l'origine della famiglia, ma erano delle vere e proprie opere d'arte del ricamo. Oggi, nell'era della digitalizzazione, la "Dote" è diventata quasi superflua.

"Abbiamo voluto raccontare – ha detto la Bardi – uno spaccato di vita sociale di una storia tutto sommato recente. L'impegno è stato notevole, e volevamo contestualizzare gli oggetti d'uso per valorizzarne il significato. Ringraziamo i commercianti che ci hanno donato confetti e biscotti, tipici di Monreale".
Oltre agli oggetti, sono stati approntati dei cartelloni esplicativi con foto d'epoca, che raccontano il matrimonio a Monreale, quando i banchetti si allestivano in casa oppure nella Villa Comunale. Si ha notizia che il primo banchetto creato fuori dal contesto casalingo si stato offerto proprio al complesso Gulgielmo II, nei primi anni '50.

"Una bella iniziativa – ha detto l'assessore Zuccaro - che ha visto coinvolti diversi giovani monrealesi. Questo è stato un modo per arricchire il patrimonio culturale rievocando le vecchie tradizioni che appartengono alla nostra cultura locale. L'amministrazione è aperta ad ogni tipo di iniziativa che possa portare un valore aggiunto alla promozione del territorio".

"Con il Fae vogliamo intraprendere un nuovo percorso etnoantropologico – ha sostenuto Salvatore Autovino – per far sì che le nuove generazioni possano conoscere antiche tradizioni, usi e costumi dei nstri tempi. Il particolare con questa manifestaziuone abbiamo voluto far conoscere le tradaizione del matrimonio".
Anche il presidente del Fae, Gaetano Colletti, ha voluto precisare che questa è la terza attività organizzata dai ragazzi della formazione propio a dimostrazione che si vuole promuovere una sensibilizzazione alla tradizioni nell'ottica della promozione e valorizzazzione del territorio.

"Questa attività – ha detto in colclusione Tony Marfia, tutor del corso di formazione – troverà il suo apice nella creazione di un'associazione degli stessi ragazzi, per lo sviluppo e ela promozuione del territorio. Ci adopereremo per reperire finanziamenti in così detti "Found racing" ed accompagnarli in un percorso occupazionale. Inoltre, stiamo avviando nuovi corsi per il 2015/2016, in continuità con quelli già svolti e saremo presenti con uno stand in piazzetta Vaglica sabato e domenica prossimi, tuuto il giorno".
"Data l'importanza culturale di questo allestimento - ha detto Nadia Granà, assessore alla Pubblica Istruzione - mi auguro che le scuole accolgano l'invito e che visitino la mostra".