I precari del Comune: "Sulla nostra situazione intervengano i deputati regionali Nino Dina e Salvo Lo Giudice"

Chiedono la presentazione di un'interrogazione parlamentare

MONREALE, 25 novembre – Chiedono un intervento efficace dei parlamentari regionali monrealesi, Nino Dina e Salvo Lo Giudice. Sono i dipendenti contrattisti e Asu del Comune di Monreale, fortemente preoccupati per il processo della loro stabilizzazione.

La loro richiesta arriva dopo la riunione dello scorso 19 novembre, quando, su convocazione del sindaco Piero Capizzi, sono stati informati della pubblicazione della deliberazione n. 192 del 6 novembre scorso della Corte dei Conti, in risposta al parere richiesto dal sindaco del Comune di Vita.

La deliberazione, come è noto, ha bloccato i processi di stabilizzazione avviati da diversi Comuni, poiché le assunzioni del personale di categoria A e B, soggiacciono al limite finanziario del 50% della capacità assunzionale dell'Ente così come disposto per le assunzioni del personale di categoria C e D.

Inoltre, la stabilizzazione a tempo indeterminato, di anche un solo dipendente, non comporta l'automatica prosecuzione del restante personale precario in sevizio nell'Ente, in quanto il personale da stabilizzare dopo il 31 dicembre prossimo e fino al 31 dicembre 2016, non può riguardare (sic et simpliciter) tutti i lavoratori titolari di contratto a tempo, ma può essere disposta solo nell'ambito della programmazione triennale del fabbisogno di personale e solo qualora concorrano tutti i presupposti previsti dall'articolo 4, comma 9 del dl. 101/2013.

"Per quanto sopra esposto - scrivono i precari - i dipendenti precari del Comune di Monreale, allarmati per la situazione venutasi a creare, stante l'imminente scadenza dei loro contratti al 31 dicembre prossimo, senza possibilità di alcuna proroga, chiedono un intervento urgente da parte dei parlamentari rappresentativi della città di Monreale, Nino Dina e Salvo Lo Giudice, affinché presentino un'interrogazione parlamentare, così da superare i vincoli imposti dalla recente deliberazione della Corte dei Conti".