L'Alto Belice Ambiente fallisce, a rischio i posti di lavoro del personale

Il Curatore, Cristina Bonomonte, si pronuncerà nei prossimi giorni

MONREALE, 27 dicembre – Ore di ansia per i lavoratori dell'Ato, dopo la dichiarazione di fallimento dell'ente, arrivata nei giorni che hanno preceduto il Natale. Con il pronunciamento del tribunale fallimentare, infatti, il rapporto di lavoro potrebbe essere interrotto.

La questione nasce con la dichiarazione di fallimento emessa lo scorso 22 dicembre, con la quale il giudice Mauro Terranova, presidente della IV sezione fallimentare, ha nominato Raffaella Vacca giudice delegato e l'avvocato Cristina Bonomonte, curatore. Il giudice, inoltre, ha disposto la gestione dell'Ato al commissario di nomina regionale, Maurizio Norrito, sotto la vigilanza del curatore.

Da qui, pertanto, comincia l'iter che porterà allo scioglimento dell'Alto Belice Ambiente. Una mossa che passa necessariamente attraverso una pianificazione della situazione del personale. Questo potrebbe essere preso in carica dal commissario Norrito, nominato dalla Regione, anche se ancora non è chiaro come. Intenzione del curatore Bonomonte, infatti, sembra essere quella di interrompere già dai prossimi gironi il rapporto di lavoro con i dipendenti.
Il problema, quindi, finora soltanto avviato, potrebbe deflagrare in tutta la sua dirompenza già a breve, quando il provvedimento dovrebbe diventare nero su bianco.

Ma se la situazione, già di per sé grave, potrebbe trovare una soluzione positiva per quanto riguarda gli operatori, rischia di diventarlo ancor di più per gli amministrativi.
Fermo restando che qualcuno la spazzatura dalla strada dovrà pur toglierla, se non si vuole evitare l'emergenza igienico-sanitaria (né, verosimilmente, si può ipotizzare che il servizio venga coperto da personale diverso da quello che lo ha effettuato finora), non altrettanto può dirsi per le incombenze amministrative, che potrebbero essere assolte, in maniera diversa.

Ecco perché la posizione degli amministrativi, ad oggi, è molto più a rischio di quella degli operatori.
Nei prossimi giorni, possibilmente dopo il 1° gennaio, la situazione dovrebbe essere più chiara. Il quadro sarà sotto la lente d'ingrandimento del dipartimento regionale ai Rifiuti, cui toccherà il ruolo di regia, per assicurare la continuità del servizio ed evitare di ritornare ad un'emergenza conclamata come qualche giorno fa, quando per la chiusura della discarica di Siculiana le nostre strade si riempirono di circa duecento tonnellate di rifiuti.