Questione Ato Palermo 2, l'accordo c'è, ma è "zoppo"

Sul documento non tutte le sigle sindacali hanno apposto la loro firma

PALERMO, 18 febbraio – La bandiera a scacchi è arrivata alle 17,30, dopo una maratona infinita, che ha stremato tutti i partecipanti. Alla fine, però, è arrivato, seppur non nella forma più attesa, il nero su bianco della trattativa tra i sindaci dei Comuni dell’Ato Palermo 2 e le organizzazioni sindacali.

L’accordo, infatti, se da una parte ha visto compatto il fronte dei primi cittadini, fermi nelle loro proposte, dall’altro ha visto posizioni non perfettamente allineate tra i sindacati, tanto che sul documento che era stato predisposto la firma è arrivata solo da parte delle Rsu Aziendali di Cisl e Uil, nelle persone di Benedetto Bisconti e Pietro Quartararo. Gli altri hanno detto no ed ad un certo punto della seduta fiume (era cominciata in mattinata) hanno abbandonato il tavolo delle trattative.

L’ultima spaccatura (le prime si erano registrate sul fronte dei tagli imposti dai sindaci) è arrivata al momento di stabilire la durata dell’accordo. Questo avrà valore certamente fino al 30 giugno, cioè fino alla vigenza dell'ordinanza presidenziale “8/rif/2013”. I sindaci, però, hanno stabilito che “in caso di ulteriore proroga le parti si incontreranno per trattare nuovamente le questioni”. E su questo argomento i sindacati si sono irrigiditi. Probabilmente, però, il malcontento era già prevalente.

Sulla proposta dei sindaci, che era già stata illustrata ampiamente da Monreale News e che si allega in coda a questo articolo, i dipendenti, che per tutta la giornata hanno presidiato la sede dell’assessorato all’Energia di viale Campania, hanno manifestato volontà spesso contrastanti.
A tutti “bruciavano” i tagli cui saranno sottoposti, così che tanti inveivano contro una situazione nella quale loro saranno certamente la parte più debole. Tanti altri, però, volevano “chiudere” l’accordo, sapendo che sarà l’unico modo per accelerare il loro ritorno al lavoro, seppur con uno stipendio “azzoppato”.

Cosa succederà? Da domani si infittiranno i colloqui con il curatore fallimentare, Cristina Bonomonte, che saranno guidati dal commissario straordinario, Giuseppe Taverna e dal presidente della Srr “Palermo Provincia Ovest”, Filippo Di Matteo, finalizzati al passaggio dei lavoratori della società di scopo “Belice Impianti srl”.

Sulla questione Di Matteo ha fatto sapere che dovrà convocare i Comuni della Srr. Lo stesso ex sindaco di Monreale ha ipotizzato una più facile cessione del ramo d’azienda, rispetto all’affitto. Nel frattempo i sindaci dovranno far pervenire al più presto il piano economico finanziario, per far sapere di che tipo di servizio avranno bisogno e quale sarà il relativo costo.
Il commissario Taverna, dal canto suo, si è impegnato per velocizzare al massimo i tempi, creando una sorta di corsia preferenziale con l’assessore regionale all’Energia, Vania Contrafatto. Se tutto andrà per il verso giusto, nel giro di una ventina di giorni (con un po’ di ottimismo) potrebbe arrivare la tanto attesa "fumata bianca".

Ecco il documento