L'accordo sindacale sull'Ato Palermo 2: le reazioni

L'assessore regionale all'Energia, Contrafatto: "Adesso basta alibi"

PALERMO, 18 febbraio – La trattativa è stata sofferta ed il tavolo ad un certo punto sembrava dover saltare. Alla fine, con la posizione dei sindaci ormai chiara da tempo, solo due sigle sindacali a livello di Rsu aziendali, hanno posto la loro firma sull’accordo.

Soddisfazione esprime l’assessore regionale all’Energia, Vania Contrafatto (nella foto), secondo la quale “l’accordo siglato oggi per l’Ato Palermo 2 ‘Alto Belice Ambiente’ salvaguarderà il servizio rivolto ai cittadini e consentirà consistenti risparmi”. L’intesa firmata presso al tavolo di viale Campania, alla presenza del commissario Giuseppe Taverna, secondo la Contrafatto “è soltanto un primo passo  per consentire la continuità del servizio. Sono stati tagliate indebite indennità ad personam oggi non più proponibili, soprattutto per coloro che hanno avuto maggiori responsabilità. Adesso, però, tocca ai sindaci incentivare finalmente la raccolta differenziata nei propri territori, così come più volte chiesto dalla Regione. Ai lavoratori ed ai sindaci va dato il merito di essere stati all’altezza della situazione e di aver compreso le difficoltà. Ora però basta alibi: i cittadini pagano le tasse e hanno diritto a un servizio efficiente e in linea col mercato”. L'assessore inoltre apprezza la posizione assunta dai delegati Rsu Cisl Benedetto Bisconti e Uil Pietro Quartararo, “che hanno mostrato senso di responsabilità, consci della grave situazione dagli esiti imprevedibili e non ancora del tutto scongiurati”.

I sindaci, dal canto loro, puntano il dito contro quelle sigle che hanno deciso di non firmare l’accordo, che, a loro dire, “non hanno tenuto conto della volontà espressa dai dipendenti, che erano disposti a sottoscrivere l’accordo”. I primi cittadini, inoltre, sottolineano “il senso di responsabilità che ha prevalso, finalizzato alla salvaguardia di tutti i posti di lavoro”.

Chi ha firmato, in questo caso Pietro Quartararo, della Rsu aziendale della Uil, ci mette la faccia: “Ho ritenuto opportuno firmare l’accordo in quanto i dipendenti sono ormai esasperati – dice il sindacalista – e non possono vivere in questo stato di incertezza sul futuro lavorativo. L’accordo è temporaneo e ci saranno tempi e modi per migliorarlo. Continuare a perdere tempo, con un ulteriore rinvio, sarebbe stato gravissimo, perché avrebbe ulteriormente, gettato i dipendenti che vogliono tornare a lavorare nello sconforto.

Mi auguro – ha detto ancora Quartararo – che i colleghi delle altre sigle sindacali si possano unire in tempi brevi a questa mia posizione. Ribadisco che domani pomeriggio saremo convocati dal curatore per aprire le procedure di licenziamento. Bisogna fare presto per ridare un futuro a tutti i lavoratori. Abbiamo ricevuto garanzie dall’assessorato per accelerare i tempi e nel caso in cui serva migliorare questo accordo”.

Le perplessità sindacali, infine, sono espresse da Dionisio Giordano, segretario regionale Fit Cisl Ambiente. “Gli interessi che finora hanno prevalso – afferma – erano e sono della politica innanzitutto locale. Non può passare infatti la favoletta che gli amministratori degli Ato assumevano personale, determinavano progressioni di carriera, esternalizzavano servizi, confezionavano bilanci societari, tutto all’oscuro dell’assemblea dei soci. Alle favole non crediamo più da anni ed i conti li facciamo con la realtà” .

Giordano aggiunge “la proposta dei sindaci per salvare i 276 addetti con le loro famiglie non fa altro che precarizzare e umiliare ulteriormente il rapporto di lavoro, all'interno di una trattativa mortificante senza dati economici certi, senza veri piani economici finanziari dei comuni”. Giordano conclude : “Noi non ci stiamo, da anni ribadiamo l'esigenza di una forte governance regionale per ristrutturare il sistema di gestione dei rifiuti nell'isola. L'assessore regionale Contraffatto ha iniziato un percorso condivisibile ma è necessaria un energico intervento nei confronti di coloro che sembrano ostacolare questo percorso in ogni singola vertenza”.