Riqualificazione della spesa, la Cisl: "Ancora nessun cambio di logica"

Entro marzo il Comune deve individuare i modi per ridurre i costi della politica

MONREALE, 22 febbraio - Torna a farsi sentire la Cisl sul tema della riqualificazione della spesa, quando manca poco più di un mese, ormai, alla scadenza dei termini, individuati dal DL98 del 2011, entro i quali i Comuni devono attuare, tra l’altro, una riduzione dei costi della politica e di funzionamento.

Un tema quanto mai importante, quello della riqualificazione della spesa, più volte cavalcato dalla Cisl FP di Monreale, alla luce, tra l'altro della difficilissima situazione finanziaria del Comune, chiamato quindi ad attuare processi "virtuosi"che consentirebbero di coniugare i processi di riorganizzazione e di riqualificazione della spesa con l’opportunità di incrementare le risorse da assegnare ai dipendenti comunali a titolo di salario accessorio.

"Fino ad oggi, ad ogni modo, - afferma il segretario cittadino, Nicola Giacopelli - per quanto ne sappiamo, non è stato programmato assolutamente nulla in tal senso: viene quindi da pensare che, nonostante lo sbandierato ‘cambio di logica’ promesso dal sindaco Capizzi, permane immutabile ed immutato il totale disinteresse dei vertici politici e dirigenziali del nostro Comune nei confronti di una iniziativa che porterebbe senz’altro concreti benefici alle precarie finanze dell’ente, nonché, per diretta conseguenza, vantaggi per i tartassati cittadini monrealesi”.

“Non riusciamo proprio a comprendere - prosegue Giacopelli - i motivi per i quali ‘chi di dovere’ continui con tenace ostinazione a rimanere insensibile alle sollecitazioni della nostra organizzazione sindacale, che, in maniera responsabile e propositiva, oramai da anni, insiste affinché questo ‘piano’ venga predisposto, approvato ed attuato. Constatiamo inoltre che sino ad ora nessun consigliere comunale si è impegnato per indurre l’amministrazione ad attivarsi per razionalizzare e riqualificare la spesa: il 31 marzo è ormai alle porte ed è purtroppo facile immaginare che, dopo tale scadenza, ci ritroveremo a parlare di una ennesima occasione perduta”.