Il Comune e l'Amia si mettono d'accordo: una transazione da tre milioni chiude un lungo contenzioso

Per l'utilizzo della discarica di Bellolampo l'Amia ne chiedeva dieci

MONREALE, 17 giugno – Tre milioni da pagare all’Amia, contro i dieci richiesti. Si conclude in questo modo, con una transazione, dopo un iter durato diversi anni, il contenzioso tra il Comune di Monreale e l’ex municipalizzata, ormai fallita, del Comune di Palermo.

L’Amia, è notizia di oggi, ha accettato la proposta transattiva formulata dal Comune di Monreale, con la quale quest’ultimo si impegnerà a versare tre milioni all’azienda, chiudendo, in questo modo, in maniera definitiva il contenzioso derivante dall’utilizzo della discarica di Bellolampo dal ’98 al 2005 per il quale il Comune non ha tirato fuori un centesimo.

La decisione di chiudere con una transazione, con ogni probabilità, è stata letta con favore da entrambe le parti contendenti. L’Amia, verosimilmente, avrà preferito intascare la cifra, benchè molto più bassa di quanto inizialmente preteso, considerando che, anche in caso di vittoria legale, chissà quando avrebbe visto queste somme. Il Comune, dal canto suo, ha pensato di alleggerire il “volume” del suo piano di riequilibrio, recentemente approvato dalla Corte dei Conti, sgonfiandolo di ben sette milioni.

La somma sarà corrisposta in tre soluzioni eguali, di cui la prima entro 30 giorni dalla erogazione all’Ente da parte del Fondo di Rotazione conseguente all’approvazione. Le altre due rate saranno pagate entro 360 e 720 giorni dal pagamento della prima rata.

Sulla vicenda però, è giusto ricordare, è presente un inter giudiziario abbastanza complesso: il Comune finora si è visto dare ragione dal tribunale poiché il conferimento dei propri rifiuti nella discarica di Bellolampo nel periodo compreso tra il ’98 ed il 2005 sarebbe avvenuto “in assenza di contratto” e pertanto, proprio per questo motivo, l’Amia non avrebbe avuto nulla a che pretendere. Lo stesso Comune, però, visto che l’ex municipalizzata ha intentato un’altra causa contro l’amministrazione monrealese, teme che, poiché l’utilizzo della discarica comunque è avvenuto, possa configurarsi l’ipotesi di “indebito arricchimento”. Decisione questa intravista anche dalla precedente amministrazione che aveva inserito nel listone dei debiti da estinguere con il piano di riequilibrio pluriennale, anche i dieci milioni da sborsare in caso di eventuale sconfitta giudiziaria contro l’Amia.

Proprio la scelta di percorrere la strada della transazione, malgrado l’attuale posizione di vantaggio, aveva sollevato numerose polemiche anche in Consiglio comunale, con l’opposizione che attaccava la giunta Capizzi, sottolineando l’inopportunità di concludere transattivamente la querelle con Amia.