Pietro Lucido, un bravo ragazzo, un gran lavoratore

Ieri la salma dell'operaio è tornata a casa a Pioppo, dopo il terribile incidente della mattina

MONREALE, 20 giugno - Un uomo tutto casa, famiglia e lavoro. Così chi lo conosceva descrive Pietro Lucido, morto ieri in circostanze drammatiche, mentre era al lavoro in via Benedetto Croce, nei pressi di via Pitrè a Palermo, a causa del ribaltamento del mezzo sul quale stava prestando la sua opera.

“Al bar non lo vedevamo mai” afferma Andrea D’Alcamo, presidente della circoscrizione di Pioppo, frazione di Monreale, descrivendo Pietro Lucido, che tutti chiamavano Piero. E non certo per farlo passare per uno poco abituato alla compagnia. Quanto, piuttosto, per dire come il 43enne operaio fosse un ragazzo poco avvezzo alla perdita di tempo o a trascorrere il suo tempo con attività futili.

“Piero – dice ancora D’Alcamo, che a nome di tutta la comunità pioppese, ha espresso alla famiglia il cordoglio della frazione – era un gran lavoratore. Un ragazzo buono che in testa aveva soltanto il suo lavoro e la sua famiglia. Da un po’ di tempo, tra l’altro, si era comprato la casa in via Polizzi (nella parte alta del centro abitato pioppese, ndr), frutto di tanti sacrifici e di un duro lavoro quotidiano. Lavoro che ieri mattina gli è stato fatale. Sono veramente scosso – aggiunge – il destino a volte è davvero crudele e si accanisce contro persone splendide e perbene come Piero”.

Ieri a Pioppo lo ha pianto tanta gente. Erano tutti quelli che si sono stretti attorno alla moglie ed ai tre figlioletti, Salvatore di 13 anni, Samuele di 9 e Giuseppe di 6. Tantissimi hanno reso omaggio all’uomo, compreso il sindaco Piero Capizzi, che nel tardo pomeriggio si è recato nella casa di Lucido di via Polizzi.
Che Pietro Lucido fosse un ragazzo dedito al lavoro lo testimonia il fatto che era uno dei cosiddetti “settantottisti” della Forestale, appartenente cioè alla categoria di operai stagionali, che, soprattutto nella stagione estiva, vengono assunti nelle squadre antincendio a tutela dei boschi. Probabilmente uno dei “mestieri” più diffusi a Pioppo, dove la colonia dei forestali è parecchio nutrita.