Ex ospedale Santa Caterina, il sistema antincendio necessita della centralina ed il Comune affida i lavori all'Arcieri

Il costo ammonta a poco più di 7 mila euro, comprensivi di Iva

MONREALE, 16 aprile – L’amministrazione comunale, che a seguito di un bando di gara dello scorso mese di settembre ha aggiudicato i lavori dell'impianto di rilevazione incendi dell'ex ospedale Santa Caterina, riscontra un guasto alla centralina e affida i lavori all'impresa Arcieri.

Dopo la procedura di gara e l'affidamento dei lavori di consolidamento e recupero e la realizzazione dell’impianto antincendio avvenuto lo scorso mese di settembre, confidavamo tutti nei tempi brevi che avrebbero consentito alla collettività la tanto attesa fruizione dell’archivio storico comunale e del Fondo Moderno della biblioteca comunale, ubicati presso l’ex ospedale Santa Caterina.

Invece, nonostante le opere già realizzate dalla impresa aggiudicataria del cottimo fiduciario “Arcieri Costruzioni” di San Giovanni Gemini, per un importo complessivo di circa 39 mila euro integralmente finanziati dalla Regione siciliana con i fondi di cui al P.O. FESR 2007-2013, è stato riscontrato un malfunzionamento della centralina dell'impianto di rilevazione incendi, già esistente all'interno dei locali.
Disfunzione che ha comportato quindi una richiesta di preventivo alla medesima impresa, la sua accettazione e la conseguente procedura di affidamento dei lavori il cui impegno di spesa, già assunto dall'amministrazione comunale con una determina del dirigente dell'area pianificazione territoriale, Nicolò Cangemi, ammonta a poco più di 7 mila euro, Iva inclusa.

Le vicissitudini che negli anni hanno accompagnato i lavori da realizzare all'ex ospedale Santa Caterina, sono state molteplici. Nel lontano 2011, infatti le opere per il consolidamento e recupero della struttura, il cui direttore dei lavori era l'ingegnere Pietro Faraone, sono state affidate all'impresa SICOM srl di Monreale. Nel 2013, a fronte di una perizia tecnica, redatta dal funzionario comunale nonché responsabile del procedimento, Nicola Giapoelli, i lavori da realizzare per la “progettazione, acquisizione pareri e realizzazione di impianto antincendio a gas Argon” per un assestamento finale dell'intervento, sono stati oggetto di un progetto esecutivo redatto dal medesimo direttore dei lavori, approvato dall'amministrazione comunale ed affidati, dopo la procedura di gara dello scorso anno, in via d'urgenza alla impresa Arcieri.

La Arcieri, ultimati e consegnati i lavori nei tempi stabiliti ha consentito quindi all'amministrazione comunale di procedere alla verifica, al collaudo ed all'accertamento dei lavori realizzati dalla stessa impresa. Procedure che hanno incassato l'ok degli uffici comunali preposti e comportato la liquidazione finale dell'importo alla impresa, avvenuta lo scorso mese di dicembre con la determina numero 31 del dirigente Nicolò Cangemi.

Le vicende contrattuali - e non - appena riassunti, che certamente portano a galla delle disfunzioni sia a livello progettuale sia nelle procedure di collaudo delle opere, però, non sono gli unici disagi che compromettono la fruizione della struttura. L’edificio situato nel centro storico, infatti, era stato in passato oggetto di numerosi restauri che hanno interessato la facciata così come di lavori di ristrutturazione interna dei locali. Di recente, invece, l'apertura del complesso è stato messo a rischio dalle difficoltà riscontrate per la messa in opera di un “ponteggio” mobile, indispensabile al completamento dei lavori antiparassitari effettuati sulla importante e cospicua collezione libraria che si presentava invasa dai tarli e particolarmente danneggiata.
I recentissimi lavori per l'installazione della centralina del sistema antincendio d'emergenza completeranno, ce lo auguriamo tutti, l'annosa vicenda consentendo così la tanto attesa apertura della struttura.