La madre col figlio in giro per la città: senza intoppi la doppia processione

Soltanto una leggera pioggia nella parte finale del percorso. LE FOTO

MONREALE, 8 maggio – Alla fine il tanto temuto temporale non è arrivato; segno che anche le più sofisticate tecnologie della meteorologia hanno qualcosa di umano e a volte possono fallire. E così l’attesissima processione del SS.Crocifisso e della Madonna del Popolo insieme si è potuta svolgere senza particolari intoppi.

È arrivata soltanto una pioggia, prima leggera, poi più intensa, nella parte finale della processione, quando la Madonna del Popolo aveva fatto già rientro a San Castrense ed il Crocifisso stava per percorrere la parte finale del suo viaggio.

Monreale, quindi, con Giove Pluvio che si è girato dall’altra parte, ha potuto vivere un evento che se non è storico poco ci manca: così come lo hanno definito in molti: la madre col proprio figlio in giro per la città a raccogliere le preghiere e le speranze della gente.
Che ci fosse tanta attesa attorno a questo evento, religioso sì, ma pure di costume, lo si capiva già quando i due simulacri lasciavano la cattedrale e si apprestavano al loro viaggio inconsueto. Piazza Guglielmo era un tappeto di gente, carica di curiosità e di entusiasmo. Da lì è iniziato il viaggio attraverso il quartiere del Pozzillo, quindi il sempre difficilissimo passaggio del “ferro”, dove l’uragano di applausi della gente, quando arriva il Crocifisso, mette i brividi anche a chi ha la pelle dura e di processioni ne ha viste tante.

Quindi dritto per via Antonio Veneziano, piazza Canale e via Pietro Novelli, dove le autorità lasciano solitamente il corteo. Stavolta, però, niente “abbeveratoio”, con la processione che ai “pilastri” ha svoltato a sinistra per la terribile “scinnuta ru Signuri”, dove coloro che portano la vara devono impegnarsi a fondo per non farsi sconfiggere dalla ripidità del tracciato.

Esaurita la sosta di piazza Spasimo, la Madonna del Popolo e il SS.Crocifisso hanno proseguito per via Venero, dove, all’altezza della chiesa di San Castrense, si è esaurito il viaggio della madre, che ha salutato il figlio tra gli applausi della gente. Questi ha tirato dritto in direzione di piazza Vittorio Emanuele, dove, sotto il municipio, è arrivato, come di consueto, l’omaggio degli stendardi. Frattanto cominciava a piovere. “Acqua ca un nni vagna”, è stato, come al solito, il motto dei fratelli, che, senza alcun problema hanno compiuto il loro sforzo fin sotto la Collegiata, dove c’era da concludere l’ultimo passaggio: la delicatissima “acchianata”, prima dell’ingresso trionfale in una chiesa nella quale non ci entrava più manco uno spillo.

Alle 11 di ieri sera il Santissimo Crocifisso era di nuovo al suo posto, da dove si sposterà soltanto il 3 maggio dell’anno prossimo, quando, c’è da scommetterci, regalerà nuovamente emozioni a tutti i fedeli monrealesi.